mercoledì 11 aprile 2012

Terza guerra mondiale

Il colore di ogni guerra è il rosso sangue ma, può esistere una guerra con milioni di vittime senza spargimento di sangue?
Ogni giorno le cronache ci rimandano a scenari creati e voluti da un manipolo di “colletti bianchi” che si riuniscono intorno ad un tavolo a giocare una partita di risiko-monopoli senza armi, senza bombe e carri armati, con una grande massa di denaro virtuale.

Generali folli in giacca e cravatta bramosi di potere che studiano strategie per sottomettere interi Paesi al loro volere decidendo la sorte dei cittadini, semplicemente rendendoli poveri e derelitti con leggi e provvedimenti finalizzati all'annientamento di intere fasce sociali, di soldati che vogliono essere al pari dei generali e che hanno imparato a volere sempre di più.
È questo che vogliono farci capire i ribelli quando parlano di “cessione di sovranità”, di potere delle banche, di poteri finanziari?

I fatti sembrano davvero andare in una, unica, direzione: ridimensionamento dei voleri del popolo a favore di pochi... ricchi e potenti!
Cerco di capire, di darmi una visione quanto più distante possibile dai generali e dai ribelli, cerco di stare al di sopra delle parti per meglio vedere dove sta la “cosa giusta”, la via di mezzo... deve esserci... per forza ci deve essere... ma non è facile in mezzo a tanto fumo ed incertezza.
È pur vero che quando la corda è ormai troppo tesa e non è possibile rilasciarla lentamente l'unica cosa da fare è tagliarla ma facendo ciò milioni di persone saranno rese schiave del potere dei generali in giacca e cravatta... qual è la soluzione finale? Ridurre in povertà in schiavitù un intero popolo così da poterlo sottomettere ché altrimenti sarebbe incontrollabile non essendo più ricattabile?

Quando chiunque avrà la lavatrice potranno mai chiedere di tornare a lavar panni al lavatoio? Impensabile se non privando tutti quanti, tranne pochi eletti, della lavatrice stessa così da riabituarli a più miti pretese e piano piano conceder loro nuovamente la possibilità di riaverne una... ma col tempo... solo dopo aver ben reindirizzato sogni e desideri in linea con il volere dei generali in giacca e cravatta.
È questa dunque la terza guerra mondiale? Una guerra fatta senza i soldati vestiti di lugubri divise ed armati fino ai denti ma che produrrà milioni di morti viventi pronti ad ubbidire e lavorare per un tozzo di pane in attesa di elevarsi a tale rango che permetta loro di avere di nuovo la lavatrice ed a seguire tutto il resto... compresa l'illusione di contare qualcosa per i nuovi futuri generali di turno?
  

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ernesta