domenica 16 ottobre 2011

Una nuova sceneggiatura?

Oggi sulla Provincia http://www.scribd.com/doc/68930335 si torna a parlare a grandi titoli della Fondazione Città di Cremona e dell'acquisto di Palazzo Fodri da parte del CDA "dimissionato d'ufficio" l'anno scorso di questi tempi.
Sono stanca di leggere cose che non rispondono a verità se non quella di chi parla nascondendola e mi riferisco alla politica cremonese a parole e fatti riportati dal quotidiano locale.
Non è vero che quei soldi oggi mancano per il sociale... quei soldi, otto milioni, NON potevano essere usati come lasciano credere le affermazioni riportate per l'assistenza e la solidarietà né allora né oggi né mai e lo spiego per l'ennesima volta nella lettera che ho inviato ai giornali.
Ho vissuto la vicenda in prima persona in qualità di Consigliere della Fondazione.
Una vicenda assurda degna della peggiore politica... quella con la p minuscola, e della quale abbiamo largo esempio a livello nazionale, che vede interessi non esauditi farla da padrona. Il torto della Fondazione città di Cremona e del suo CDA? Aver privilegiato l'acquisto di Palazzo Fodri, sicuramente redditizio per le finalità per cui è nata, a scapito di altro immobile non ritenuto adatto allo scopo. Questo ha irritato qualcuno e la politica chiamata in causa, le cambiali si debbono pagare, ha fatto di tutto per mandare a monte la decisione del CDA.
Così facendo quella politica, appena insediata, ha avuto il primo grosso scossone che sta procedendo in mille altri che vedono il sindaco di Cremona ed il suo governo in bilico un giorno sì e l'altro pure in balia di beghe, richieste di poltrone, protagonismi, divisioni, ripicche ed azioni discutibili che ogni giorno apprendiamo dai giornali locali. Ebbi modo di dire tempo fa: Cremona come Roma ma forse sbagliavo... ITALIA COME ROMA... lo stesso sfacelo, basta anche solo guardare quello che sta accadendo in casa nostra, c'è differenza? Non mi pare, il pressapochismo impera là ed ovunque, poche amministrazioni si salvano. D'altronde a chi dare la colpa se non a noi stessi che li abbiamo votati, a livello nazionale e locale... sono là perché noi li abbiamo delegati ad amministrarci e ne vediamo i risultati. Svegliamoci e ricordiamocene alle prossime elezioni! 
C'è di meglio... basta guardarsi intorno ed ascoltare, valutare le persone i programmi, staccarci da ciò che negli ultimi decenni ci ha portati al disastro; nulla di buono possono portarci nemmeno se cambiano simboli nomi o casacche, sosteniamo coloro che hanno idee concrete e valide...
C'è di meglio... sicuramente e la rete può aiutarci a trovarlo!

C'È UNA NUOVA SCENEGGIATURA?

Palazzo Fodri e la Fondazione Città di Cremona stanno tornando in auge come l'anno scorso più o meno di questi tempi e, come lo scorso anno, si fa vuol far credere ciò che non è su l'Ente benefico dei Cremonesi e come è stato gestito.
Ben sanno, chi deve sapere e sa, che quegli otto milioni di euro non avrebbero potuto essere usati né per le spese correnti dell'Ente o di altri né per opere di assistenza diretta a chi è nel bisogno perché frutto della vendita di un bene patrimoniale. In parole povere DOVEVANO essere reinvestiti in patrimonio che desse un reddito certo, reddito che poi sarebbe stato utilizzato per gli scopi fondanti della Fondazione. Oggi come allora, non ci sto a sentir parlare in questi termini di quel denaro e di come è stato speso. Il CDA “dimissionato d'ufficio” con il suo Presidente Umberto Lonardi ha ben lavorato come ebbe a scrivere il sindaco Oreste Perri in occasione della convocazione dell'ultimo CDA in data 13 ottobre 2010: «Ritengo che tutto sia stato fatto nel rispetto delle norme dello statuto dell’ente, sia per quanto riguarda la correttezza e la trasparenza interna sia l’opportunità dell’operazione, visto anche l’unanimità delle delibere e l’assenza di rilievi da parte dei revisori dei conti. L’impegno e i risultati ottenuti non sono mai stati messi in discussione». Questo rivangare su argomentazioni fasulle porta alla mente la stessa domanda di un anno fa: PERCHÈ? Ricordo a quanti oggi tornano sull'argomento Fodri volendo far credere che quegli otto milioni furono tolti alla Assistenza, che nell'attuale CDA siedono due componenti del precedente CDA “dimissionato d'ufficio” che ALL' UNANIMITÀ autorizzò l'acquisto senza se e senza ma, ritenendolo un affare vantaggioso (a differenza di altro) per poter perseguire gli scopi benefici della Fondazione.

Distinti saluti
Ernesta Del Sarto ex Consigliere Fondazione Città di Cremona
Referente provinciale Italia Attiva
Soncino 15 ottobre 2011