mercoledì 3 ottobre 2012

Cultura e Politica



Nella grande valigia della vita stanno vicine.
Qual è la distinzione tra loro? Come posso dire -io faccio cultura e non politica- o viceversa se di fatto sono incatenate tra loro. Molti, lo so, non sono d'accordo sul fatto che le due cose siano concatenate ma non mi riallaccio forse alla politica quando presento un libro che parla di soprusi o di ambiente?  Non faccio forse un atto di denuncia? Ed in che modo combatto quei soprusi e tutelo l'ambiente nella realtà di tutti i giorni se non con la politica? E quando parlo di "politica" non uso forse la cultura della civicità?
Allora, forse, sono le parole che dovrebbero essere riportate e vissute nei loro veri significati.
La politica non sono i partiti, questi sono espressione di ideologie di ceti sociali di interessi personalistici che, purtroppo, con il vero significato della parola "Politica" non hanno ormai più nulla a che fare essendo diventati dei centri di potere economico dimenticando il vero ruolo che dovrebbero avere verso la POLIS.
Ci siano abituati, ci hanno abituati, ad intendere la politica per come oggi è usata ma questa che vediamo è tutto fuorché POLITICA!

La CULTURA è -Insieme delle conoscenze letterarie, scientifiche, artistiche e delle istituzioni sociali e politiche proprie di un intero popolo, o di una sua componente sociale, in un dato momento storico.
La politica è POLIS cioè CITTÀ.

Ma allora perché ci ostiniamo a volerle tenere separate e distinte se vanno di pari passo intrecciandosi per poi allontanarsi ed ancora tornare ad abbracciarsi indissolvibili. A volerci occupare solo dell'una respingendo sdegnati l'altra!

Quanta confusione, quanto tempo perso a non volersi ascoltare su temi che dovrebbero vederci uniti per il bene comune.

lunedì 1 ottobre 2012

With you forever... firmato: Banda Bassotti

 

Cercavo un'immagine per questo post, nessuna mi sembrava rispecchiare ciò che avrei scritto ma, non a caso ho poi scelto questa. Racchiude, secondo me, la politica degli ultimi 20, 30, 40 anni? O la politica di sempre? O anche quella di domani se andremo a votare con le stesse regole, persone e mentalità "pro domo sua"?
Anche se cambieranno bandiere simboli e finte regole con altre altrettanto finte saranno sempre gli stessi meno qualche mela più marcia delle altre.
Come si può pensare di mettere nazione, regioni, provincie e comuni ancora nelle stesse mani che hanno preso e sprecato a più non posso senza una "riabilitazione" alla Civicità, alla Democrazia!
L'ultima notizia che ho letto prima di scrivere racconta del malaffare nelle provincie ci sarà qualcosa che si salva? Ne dubito fortemente!

Non ricordo chi nei giorni scorsi parlando della regione Lazio diceva che -l'occasione fa l'uomo ladro, si devono dare meno soldi ai consiglieri regionali per eliminare quella consuetudine -
Ma che ragionamento è? Ciò che non è tuo non lo devi toccare... questo hanno insegnato a me ed a qualche altro milione di cittadini fin dalla prima elementare o siamo caduti tanto in basso se si arriva ad usare i proverbi per giustificare le malefatte? Andiamo bene! Allora il famoso... piove governo ladro... è vero! Ma è altrettanto vero che i ladri devono essere puniti e finire in carcere per parecchi anni... non eletti di nuovo per poter continuare a rubare... perché di questo si tratta se il denaro non è loro.
Faremmo tutti così al loro posto... anche tu, mi sono sentita rispondere qualche giorno fa, ennò cari miei... io no... perché le mani le tengo in tasca... le mie... anche quando vado al supermercato e come me le persone corrette... la maggior parte degli italiani!
 
- Alfano (Pdl): noi, parte lesa
(ClassTv) Roma. Angelino Alfano (Pdl): “il mio partito e' parte lesa nella vicenda di Fiorito. Ci costituiremo parte civile se sara' rinviato a giudizio”.-

Parte lesa da cosa... se facevate fate e purtroppo, per come stanno le cose, continuerete a far parte di quel sistema che ha permesso tale dilagante ladrocinio!
La vera parte lesa siamo noi cittadini che ci siamo visti portar via pure il pane permettendo a voi di gozzovigliare ed arricchirvi!
C'è da chiedersi però se tutti gli altri che sono ai margini, che non si conoscono, che erano e sono nelle retrovie davvero non sapevano nulla di ciò che accadeva... o vedevano e tacevano solo per non perdere lo stipendio e le poltrone? In questo caso... non sono forse ladri sia quello dentro la gioielleria che quello che fa il palo?

La soluzione?... non ce l'ho, o perlomeno non è attuabile visto che si arriverebbe all'anarchia mandandoli letteralmente tutti a casa tutti insieme, allora l'unica via sono e rimangono i controlli stretti ed a tappeto fatti al più presto e prima delle nuove elezioni, dopo di che a casa e con l'interdizione dai pubblici uffici a vita per tutti coloro che nell'arco degli anni si sono arricchiti a dismisura rispetto a quando hanno iniziato il loro percorso politico, restituzione allo Stato del maltolto e sequestro di tutto ciò che non è compatibile con gli stipendi "legalmente" percepiti...
Se lo si fa con il povero cristo che secondo le tabelle non potrebbe permettersi di avere una casa di 200 metri acquistata con una vita di lavoro e con tante rinunce ... perché non farlo con l'assessore il consigliere il sindaco o il presidente che di appartamenti ne hanno magari acquistati tre o quattro in cinque anni?