sabato 23 agosto 2014

Soncino... sono ciclo pedonali... o no?

Quanta confusione... ciclabile, ciclopedonale, marciapiede...

 
 
 
ITINERARIO CICLOPEDONALE
L'itinerario ciclopedonale è una strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell'utenza debole della strada.

 
Questa quindi è una strada, caratterizzata dall'autonomia della sua struttura e del suo percorso rispetto ad altre strade. Esso NON fa quindi parte della sede stradale di un'altra strada, né costituisce pertinenza di questa.
Pertanto l' itinerario ciclopedonale non è una pista ciclabile (che è la parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi) e non è neanche un passaggio pedonale (che è la parte della strada separata dalla carreggiata, mediante una striscia bianca continua o un'apposita protezione parallela ad essa e destinata al transito dei pedoni.
Sono ammesse anche le biciclette a pedalata assistita, dotate di motore ausiliario elettrico, veicoli a braccia, veicoli a trazione animale, veicoli assimilabili ai velocipedi (per es. monopattini, ciclomotori elettrici), conducenti di animali.
Si tratta quindi di un percorso con più ampia disponibilità di rispetto all'area pedonale.


PISTA CICLABILE
La pista ciclabile è una parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata da apposita segnaletica, riservata alla circolazione dei soli velocipedi.



La pista ciclabile può avere
  • sede propria se è separata mediante strutture invalicabili come uno spartitraffico o un rialzo
  • sede riservata se la separazione avviene mediante segnaletica orizzontale (linea gialla)
 
La normativa impone il rispetto di standard minimi per garantire uno spazio adeguato dei velocipedi a due ruote: 1,50 m incluse le delimitazione longitudinale, per la corsia riservata a sezione mono direzionale,  2,50 m incluse le strisce di delimitazione longitudinale, o al netto di cordoli o barriere separatrici, nel caso di marcia a doppio senso  Le dimensioni della sezione ciclabile possono essere eccezionalmente ridotte fino ad un massimo di 1,00 m, previa opportuna segnalazione ed a condizione che tale restringimento del tracciato venga protratto per una estensione limitata.
Le piste ciclabili quando attraversano una carreggiata sono contraddistinte da una apposita segnaletica orizzontale e dalla presenza di apposito segnali verticali.


MARCIAPIEDE E PASSAGGIO PEDONALE
Il marciapiede è una parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata alla sola circolazione dei pedoni.

                             

Sul marciapiede è vietato transitare con qualsiasi veicolo, anche senza motore (es. biciclette), in quanto riservato ai pedoni. E' possibile che i veicoli siano in sosta qualora vi siano strisce di parcheggio: quindi non è sufficiente che i veicoli in sosta lascino lo spazio ai pedoni: se non vi sono le apposite strisce, la sosta sul marciapiede è vietata anche con due sole ruote del veicolo. Il marciapiede può avere il ciglio verticale dipinto a tratti giallo-neri con il significato di divieto di sosta.
Il passaggio pedonale invece è una parte della strada separata dalla carreggiata, mediante una striscia bianca continua o una apposita protezione parallela ad essa e destinata al transito dei pedoni. Esso espleta la funzione di un marciapiede stradale, in mancanza di esso. E cosa dice il Codice della Strada sulla loro realizzazione, misure ed uso?
(fonte: http://www.autoscuolavalchiampo.it/pedoni-e-biciclette.html )



E cosa dice il Codice della Strada sulla loro realizzazione, misure ed uso?
fonte: http://www.fiab-onlus.it/tecpist.htm



lunedì 4 agosto 2014

Ex Filanda... pubblico ad uso privato o privato ad uso pubblico?


Oggi, lunedì 4 agosto alle ore 15.00,  mi sono recata presso la Ex Filanda per un incontro pubblico sul tema "Adeguamento del deposito cauzionale" che ci siamo ritrovati nelle bollette del gas come sorpresa ferragostana... ma non è di questo che vorrei parlare... anche se ce ne sarebbero da dire....

Vorrei invece parlare dell'uso che viene fatto degli spazi antistanti la Filanda. Premetto che non so se ci sono accordi o concessioni di suolo pubblico ed eventualmente in quali termini e limiti ma la cosa che balza all'occhio è ciò che ogni cittadino e turista vede... al di là del fatto che queste concessioni esistano o meno.
É mai possibile che proprio nello spazio a ridosso dell'entrata che porta alla Sala delle Conferenze ci siano installate non una ma addirittura due griglie per le grigliate... il tutto transennato!
Ma dove siamo... alla sagra della salamella o nel piazzale della Filanda che si fonde con lo spazio verde e la Rocca Sforzesca?

É un luogo pubblico... da quella piazza si accede alla sala dove si tengono serate, incontri, convegni; al Museo della Seta, al Museo Civico Archeologico Acquaria, ai locali della Pro Loco, alla sede dei Combattenti e Reduci, al Centro educativo-culturale del Parco Oglio Nord... ai locali che spesso ospitano mostre... il tutto aperto al pubblico.
Dovrebbe essere il nostro biglietto da visita per chi arriva da fuori... non il retro della propria casa dove si può fare ciò che meglio aggrada!

Per non parlare poi dell'atrio vero e proprio miseramente usato come ripostiglio di sedie tavoli, bidoni spazzatura... davanti ai servizi ed all'ascensore che dovrebbe essere liberamente accessibile per chi ha difficoltà a fare le scale che portano alla Sala Conferenze  

É logico e normale tutto ciò?
La Soprintendenza e gli Enti preposti non hanno nulla da dire?







Il centro storico è ormai ostaggio di plateatici con interi salotti e fioriere che limitano il passaggio dei pedoni sui marciapiedi costringendoli ad occupare la sede stradale, restringono l'accesso ai parcheggi... c'è di tutto e di più.
Nulla contro l'imprenditorialità ma... per il semplice cittadino ed il turista che deve districarsi tra divani, piante, avventor... non è un po' troppo?
I gestori hanno il diritto di avere spazi per i loro clienti, di poter offrire luoghi accoglienti, nessuno contesta ciò... ma i loro diritti non dovrebbero andare di pari passo con quello di tutti gli altri soncinesi?

 
É passato oltre un mese dal 25 giugno, sera dell'ultimo Consiglio Comunale, quando ho fatto presente al Sindaco queste cose... ma come si fa... il rischio è che le attività chiudano... è stata la prima risposta...

Si era però formalmente impegnato... avrebbe provveduto concordando sul fatto che effettivamente alcune situazioni creavano disagi ai cittadini.

Forse bastava semplicemente parlare con gli esercenti spiegando che così non va, forse chiedendo in via informale di ripristinare i dovuti transiti pedonali e solo in seguito, se necessario, formalizzare con atto scritto... ma nulla è cambiato... tutto è rimasto così com'era...