martedì 26 ottobre 2010

Mondo in MI settima (Adriano Celentano)


da Il Vascello.it del 26 ottobre 2010


prendo il giornale e leggo che di giusti al mondo non ce n'è come mai?..
.. e le persone serie che non raccontan storie le han spedite in ferie..
.. e se noi tutti insieme in un "clan" ci uniremo cambiera' questo mondo..
Celentano ed il suo Mondo in Mi settima.. Antonio Leoni ed il suo Vascello con le ultime novità del consiglio comunale tenutosi ieri.. a cui si aggiunge Catone Uticense con le sue pungenti prose.
E la tragicomica dell'amministrazione comunale di Cremona continua.. balbetta si contraddice licenzia mettendo nero su bianco: siete stati bravi avete fatto tutto per bene e con rispetto delle regole..
Come dice Catone Uticense: <non ha ragion d'esistere un comando senza il Generale ché i suoi soldati pensan solo alle proprie scarpe ed ai cappelli.>

Riporto il testo della lettera di Catone Uticense pubblicata oggi da Il Vascello.it che purtroppo qui non si legge bene.

NON UN NUVO CDA DELLA FONDAZIONE MA RISTABILIRE LA LEGALITÁ!

Caro direttore,
non un nuovo CDA ma ristabilire la legalità, solo questo si dovrebbe fare. Ormai è chiaro: ognuno, di coloro che han sbagliato oggi si rigiran con tanti se ma e forse. Sempre meno sono le parole che possan nascondere la verità di una mal consigliata scelta scellerata. Sempre più impantanati arrancano in quel fango che loro stessi han gettato.
Ormai è chiaro: ognuno, di coloro che han detto e fatto il giusto ascoltan dritti con la schiena ed aspettano il collasso. Sempre più i silenzi prendon forza e rafforzando le verità nascoste fan chiarezza pure in chi legge.
Ed il tempo rese giustizia, che si aspetta a far marcia indietro? Abbiam scherzato, abbiam sbagliato si ripristini quel che era! Non si può! Ed allora non ha ragion d'esistere un comando senza il Generale ché i suoi soldati pensan solo alle proprie scarpe ed ai cappelli.
Chi ha gridato forte al vento: Decido io nessun mi comanda, prenda ora carta e penna e con scatto d'orgoglio puro scriva la frase che tanto brucia. MI DIMETTO... tutti a casa, le poltrone restino vuote ma che il mio ultimo atto sia RIPRISTINATA LA LEGALITÀ!
Quei quattro, per altri fini cacciati e condannati, tornino a seder intorno a quel tavolo per continuare ciò che avevan giustamente iniziato senza colpa né alcun inganno. Solo questo si dovrebbe fare e non continuare a tergiversare ché quanto più la si rimesta, senza scampo.. alla fin sommerge.
Catone Uticense

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