sabato 5 maggio 2012

Un titolo...

Un articolo che racconta, oggi, di qualcosa detto a novembre 2011: Gli scout: Capi gay sono un problema

Fermamente ed assolutamente sì!!!!
LO SONO NEL MOMENTO IN CUI VI PERMETTONO DI FARE CERTE AFFERMAZIONI ABERRANTI!! 
Sarebbe quindi ritenuto EDUCATIVO avere negli oratori, nelle parrocchie, negli istituti, nelle scuole.. educatori pedofili nascosti e ben protetti, dalla casta clericale, sotto abiti talari? In questi casi si guardan bene dal parlare di cattiva pratica educativa quando si dovrebbe urlare di disruzione del futuro e della vita di bimbi e giovani. 
Possono LORO essere ritenuti adatti al cieco e fidato affidamento dei nostri figli? Educatori... di che cosa??? 
EBBASTAAAAAAAA!!!!
Riconosco che non sia né giusto né corretto fare di tutte l'erbe un fascio... 
I cattivi ed i buoni educatori sono tali A PRESCINDERE! Dal genere, dallo status, dagli studi fatti, dai ruoli ricoperti, dagli abiti indossati.
Quanti educatori gay indossano l'abito talare come scelta di vita?  Ed in quanto "preti gay"...non influenzano il comportamento di un ragazzo "che sta attraversando le tempeste ormonali dell’età"... se questo è un ragionamento valido per i capi scout gay perché non anche per gli altri? Che differenza c'è? È solo il tipo di abito ed un crocesiffo appeso al collo a garantire che mio figlio è in buone mani? E... per come ragiona la chiesa... l'uno è meno "malato" dell'altro?

Mi si rizzano i capelli in testa e lo stomaco va in subbuglio per le assurdità che  leggo...

"tendenza omosessuale profondamente radicata o forse predominante"  "problema educativo" "caso del capo omosessuale che però non lo dà a vedere e un caso diverso è il capo che è omosessuale e che lo manifesta apertamente" "dignità morale" e "uguale dignità umana e abbiano lo stesso valore morale"

AGESCI -Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani

La CULTURA cattolica... "Scouts Cattolici"... la definizione è chiara, non lascia dubbi ad interpretazioni... e che i ragazzi e le ragazze che entrano a far parte degli scouts debbano seguire i dettami della chiesa cattolica è dun dato di fatto... così come... se iscrivo mio figlio ad un club di scacchi mi aspetto che impari il gioco e la stategia degli scacchi e non l'uso della racchetta da tennis.
Ma là si parla di CULTURA e la cultura non dovrebbe dare false verità ed interpretazioni.

Quella invece che troppo spesso troviamo là, dovremmo chiamarla cOltura... di menzogne, di falsi dogmi e beceri perbenismi che nulla hanno a che fare con la cUltura derivante dal Credo, quello vero, quello primario... non quello scritto dagli uomini a seconda dei tempi, delle convenienze proprie e di chi comanda, quello di indottrinamento cieco e sordo.
Ci insegnano fin da piccoli la parola "tolleranza" ma quanti "educatori" ci insegnano cos'è veramente anche con il loro esempio! Tolleranza significa RISPETTARE... idee e comportamenti altrui non supponenza di esseri superiori pseudo depositari dello scibile umano e divino, è consapevolezza che nelle diversità... di lingua, di colore, di genere ci sia la ricchezza che ci manca... e non certo riferita a quella materiale.

Dall'alto del "potere educativo" cui si appella, la chiesa dovrebbe lei per prima dare il buon esempio ripulendo canoniche, chiese e seminari, applicando in prima parte e se stessa ciò che pretende dai suoi fedeli.

I tempi sono cambiati e per fortuna chi viene maltrattato ed abusato, sempre più spesso trova il coraggio di denunciare che il re è nudo... additando l'educatore pedofilo (prete o laico che sia) alla pubblica piazza!! 
Ed allora perché, invece di far la guerra agli educatori capo scout gay giudicandoli inadatti ad educare perché "malati", non fa di tutto e di più per far sì che nessun bambino NESSUNO debba MAI PIÙ trovarsi a subire violenza da parte di un prete?



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