... non voglio fare politica, non mi
interessa la politica, se si parla di politica io non ci vengo, io di
politica non ne capisco niente! Frasi di questo tipo fanno parte del
vocabolario di tante persone ma soprattutto di quello delle donne.Perché? perché noi donne vogliamo
starne fuori, quando siamo le prime ad applicare la politica, lo
facciamo in ogni momento, da quando ci alziamo a quando andiamo a
dormire.
Ho trovato questa definizione della
parola “politica”
POLITICA: la
politica è quell’attività umana, che si esplica in una
collettività, il cui fine ultimo – da attuarsi mediante la
conquista e il mantenimento del potere – è incidere sulla
distribuzione delle risorse materiali e immateriali.
Pensiamoci un attimo... questa
definizione non fa pensare alla gestione di una famiglia?
“fare” politica non è da
tutti... è vero... ma è altrettanto vero che questo vale anche per gli uomini...
“fare” politica non è solo
tenere discorsi o conferenze su grandi temi, non è candidarsi alle
elezioni, o sedere in Parlamento o in un consiglio comunale;
"fare"
politica è pensare, cercare soluzioni, metterle in pratica... e non
è quello che facciamo tutti i giorni noi donne? e allora perché non
parlarne, perché ci nascondiamo, perché non diciamo e facciamo
sentire il nostro pensiero ed agiamo in questo senso anche al di fuori della cerchia
ristretta della famiglia e degli amici.
Proviamo a guardare dentro una
famiglia... chi fa quadrare il bilancio, chi gestisce il lavoro
l'istruzione la cultura, la salute, il sociale, le regole... la
donna, spesso senza l'autonomia di gestione del portafoglio... e
guai se sgarra... ne va della stabilità della famiglia-stato al
completo!
In ogni famiglia esiste un Presidente un sindaco... ma il
Presidente del Consiglio, il ministro di tutti i ministeri
l'Assessore con tutte le deleghe è una donna... è la Donna.
Dobbiamo uscire dal buco, dalle quattro mura di casa, dobbiamo
“fare” politica cominciando a dire quel che pensiamo si possa fare mettendolo in pratica.
Sento donne che con tanta semplicità
esprimono idee proposte, hanno visioni diverse su come si potrebbero
affrontare determinati problemi... non hanno soluzioni definitive...
questo no ma sicuramente punti di vista che potrebbero essere
sviluppati... ma se questi ragionamenti continuiamo a farli tra di noi
rimangono lì... fermi...
Perché rifiutiamo di entrare in un
gruppo se questo si occuperà “anche” di politica... chi ha detto che
dobbiamo affrontare “solo” temi che siano al di fuori della
politica pubblica, potremo fare e dire stupidaggini ma di questo non
abbiamo l'esclusiva e lo vediamo per come vanno le cose.
In politica, quella che vediamo, le
donne sono poche ma nella vita di tutti i giorni TUTTE possiamo dare
il nostro contributo, senza distinzione di classe sociale nazionalità e tipo di studi... elaborando progetti, sostenendo quelle donne
che si sentono pronte e preparate ad affrontare in prima persona LA
POLITICA, quella dei discorsi dei convegni delle elezioni e delle
istituzioni dedicandovi il loro tempo ed impegno. Per una
donna che entra nella stanza dei bottoni centinaia di altre possono
sostenerla con le loro proposte. Non mi ritengo preparata ad
affrontare la cosiddetta stanza dei bottoni ma posso lavorare insieme
a tante altre ed essere d'aiuto a quelle donne che hanno le capacità
la grinta e la voglia di farlo.
Di esempi al femminile che abbiano
ricoperto ruoli istituzionali importanti a dir la verità non ne
abbiamo molti soprattutto non negli ultimi anni ma donne veramente
preparate ce ne sono tantissime e sconosciute che se giustamente
motivate se ostenute potrebbero farcela ma non potranno mai fare passi
avanti nella politica finché le decisioni saranno appannaggio degli
uomini politici. Cominciamo anche noi a parlare e fare politica, ne
siamo capaci non continuiamo a nascondiamoci dietro frasi fatte...
dimostriamo cosa realmente siamo in grado di fare, se iniziamo subito
prepareremo le nostre figlie e nipoti a non temere più la POLITICA e
ad essere le protagoniste del proprio futuro.
Forza... rimbocchiamoci le maniche ed
affrontiamo anche quei discorsi che ci ostiniamo a definire tanto
lontani da noi e che sono invece parte dominante della nostra vita quotidiana.
Immaginate solo per un attimo qualche giorno di sciopero... VERO... di TUTTE le donne... operaie, casalinghe, professioniste... al secondo giorno saremmo nel caos.
Immaginate ora un terzo di quelle stesse donne che si impegnino occupandosi di politica!
Come posso descrivere qualche cosa che ancora non conosco? Mi piacerebbe che diventasse un blog vario...con tutti i colori, i profumi ed i sentimenti della vita.
Benvenuti

giovedì 24 maggio 2012
giovedì 17 maggio 2012
Tutta colpa di Eva e della sua schifosissima mela!

Disperdiamo le nostre forze in discussioni infinite senza mai, o quasi mai, cercare punti d'incontro... se solo qualcuno in mezzo alla strada urlasse “al ladro al ladro” saremmo tutti pronti a correre dietro a quell'uno che, povero cristo, sta correndo per prendere l'autobus e magari il ladro è proprio lì a correre con noi.
Non riusciamo ad andare oltre il nostro naso, pronti a seguire il predicatore di turno mandando a morte quello che poco prima osannavamo!
Su Fb ieri sera ha ripreso a girare l'elenco dei nominativi che percepiscono pensioni d'oro, pensioni baby, posto che è la realtà, quell'elenco è monco!
Il primo nominativo è Manuela Marrone in Bossi... ma allora al secondo posto... mettiamoci il mio: Ernesta Del Sarto 37 anni 642,00 lordo, a cui possiamo aggiungere quelli di Angelo X, Fiorella Y, Rita J, Giovanna K, Virginia W, Francesca H, Attilio Z, Carlo XX, Donata JJ, Franco YY, e qualche altro migliaio che tra i 35 ed i 40 anni hanno iniziato a percepire le pensioni baby... molti addirittura con 14 anni 6 mesi ed 1 giorno di contributi versati!
Ed allora perché nell'elenco spicca solo quel nome... solo perché famosa moglie di Bossi? E tutte le altre persone sconosciute ai più, secondo questo metro di giudizio non sarebbero forse anch'esse degne di comparire in quell'elenco? SIAMO tutti ladri ed approfittatori? BENE! ed allora quell'elenco ci spetta di diritto!!!
Vero che un personaggio pubblico è sotto gli occhi di tutti, vero che è vergognoso che ci siano parlamentari (c'è quasi schifo a pronunciare la parola tanto l'hanno resa sporca) che per un solo giorno o 4 mesi in parlamento percepiscono 3108,00 lordi al mese a vita!
Vero che il figlio o la figlia di tizio o caio... hanno posti di prestigio e super ben pagati che molti bravi ragazzi preparati se li sognano... ma quanti altri figli di sempronio vari, non famosi perfetti sconosciuti se non agli addetti ai lavori o ai vicini di casa, ricoprono alti incarichi solo perché hanno genitori “importanti”.
Perché
in quell'elenco non ci sono?
Fino
a sei sette mesi fa non si faceva altro che sparare a zero su
Berlusconi (tema caduto in disuso) ed ora tutti sparano su Grillo e
Monti come se eliminando queste due figure, come in precedenza
Berlusconi, i problemi si risolvessero magicamente. Abbiamo visto
come “eliminandolo” i problemi si siano magicamente risolti!
Siamo
mega tassati, non si arriva alla seconda settimana del mese, la
benzina è alle stelle, frutta e verdura hanno prezzi da
oreficeria... ma la colpa è di Monti che OGGI è al governo O DI CHI
PER TANTI ANNI ha sprecato, lavorato male, gestito peggio le finanze
italiane, rubato!
Tutti
sappiamo citare il vecchio proverbio “tutti i nodi vengono al
pettine” e non è forse questo il punto? Se pettinandoci sentiamo
male a causa dei tanti nodi... è colpa del parrucchiere che sta
cercando di districarli o è colpa di chi prima non l'ha fatto di
volta in volta?
Non
sto difendendo questo governo ma, analizzando la situazione, non ce
la faccio a condannarlo senza appello. Certo è sacrosanto che
dovrebbe iniziare a toccare quella parte di italiani e di economia
che viene solo lambita da tagli tasse e riforme... ma vediamo bene
come stanno andando le cose:
parlamento
unito per “senso di responsabilità” quando c'è stato da
discutere l'aumento dell'età pensionabile, l'applicazione di tasse
più alte (temi tra l'altro anticipati nel tempo e che ci saremmo
comunque ritrovati dall'anno prossimo anche col precedente governo o
lasciati in pesante eredità al successivo);
parlamento
ricattatorio quando in discussione ci sono norme che intaccano loro e
tutte quelle categorie da loro strettamente protette o quando si parla
di giustizia che andrebbe a toccare i soliti...
In
questi casi il senso di responsabilità se lo dimenticano e tornano
ad auto difendersi ad auto assolversi... allora... di chi è la
colpa??? Del medico che ci propina una medicina schifosissima o della
grave malattia che nostro malgrado ci ha colpiti?
Veramente
il paragone sarebbe un po' diverso... perché la grave malattia, in
questo caso, ce la siamo cercata... continuando ad eleggere gli
stessi incapaci per decenni! Ma non può essere colpa nostra, noi
siamo sempre vittime... è sempre colpa degli altri... ma chi li ha
votati, chi li ha messi là a rappresentarci? E non mi si venga a
dire che non si deve andare a votare... non è certo con
l'astensionismo che si risolve il problema!
venerdì 11 maggio 2012
Conquest Knight XV
...e prima di andare a nanna, come spesso capita, ecco la notizia...
Ho desiderato a volte di avere un carro armato per circolare sulle strade affollate da imbecilli prepotenti e pericolosi ma... mica è facile trovare un carro armato a buon prezzo, poi ci sono bollo, assicurazione, i cingoli che ogni tanto van puliti, il cannone un po' ingombrante, un po' di scomodità con tutte le buche che ci son per strada... chè un po' carente di ammortizzatori in effetti lo è, di buono ci sarebbe che non c'è rischio di "bucare".
Ho trovato quindi la macchina che fa per me ^__^
Bhè... certo... dovrei forse usare la scaletta per salirci, una pila di cuscini sul sedile per veder fuori ma... vuoi metter la soddisfazione di vedere la faccia preoccupata dell'imbecille di turno che ha appena fatto una cazz... volata, al mio avvicinarmi al posteriore della sua amata micro automobilina?
Bòn... adesso che ho trovato la macchina mi manca da trovare un prestito di 800 mila euro a fondo perduto, risolvere il fatto del garage ché nel mio non ci sta e a parcheggiarla in strada non passerebbe più nessuno, procurarmi un vitalizio per mantenerla... cambiare casa... va bene dai... adesso vado a nanna e domani cerco il modo di candidarmi alla regione o al parlamento e risolvo la questione.
Intanto guardo a chi e dove ordinarla... ci sarà un concessionario in Italia?
Ho desiderato a volte di avere un carro armato per circolare sulle strade affollate da imbecilli prepotenti e pericolosi ma... mica è facile trovare un carro armato a buon prezzo, poi ci sono bollo, assicurazione, i cingoli che ogni tanto van puliti, il cannone un po' ingombrante, un po' di scomodità con tutte le buche che ci son per strada... chè un po' carente di ammortizzatori in effetti lo è, di buono ci sarebbe che non c'è rischio di "bucare".
Ho trovato quindi la macchina che fa per me ^__^
Bhè... certo... dovrei forse usare la scaletta per salirci, una pila di cuscini sul sedile per veder fuori ma... vuoi metter la soddisfazione di vedere la faccia preoccupata dell'imbecille di turno che ha appena fatto una cazz... volata, al mio avvicinarmi al posteriore della sua amata micro automobilina?
Bòn... adesso che ho trovato la macchina mi manca da trovare un prestito di 800 mila euro a fondo perduto, risolvere il fatto del garage ché nel mio non ci sta e a parcheggiarla in strada non passerebbe più nessuno, procurarmi un vitalizio per mantenerla... cambiare casa... va bene dai... adesso vado a nanna e domani cerco il modo di candidarmi alla regione o al parlamento e risolvo la questione.
Intanto guardo a chi e dove ordinarla... ci sarà un concessionario in Italia?
giovedì 10 maggio 2012
Case di riposo.....
Prendo spunto da un articolo letto su Quaderni Corsari-Cremona Democratica. dal titolo Bullismo femminile...
Dall'esperienza diretta in una casa di riposo del cremonese, dove una parente era ricoverata, ne sono uscita malamente. L'occhio allenato alle dinamiche specifiche dell'assistenza vedevano ciò che per altri era bravura e diligenza ma che così non era. Se hai lavorato in ospedale per tanti anni sai riconoscere chi si muove con poca attitudine e professionalità nonostante i sorrisi elargiti. Capisci al volo le tensioni tra il personale che poi vanno a discapito dei pazienti. Capisci quando la dovuta comunicazione tra figure professionali non esiste o viene sottovalutata; quando le direttive sanitarie sono applicate da alcuni e disfatte da altri.
Sono stati due mesi e mezzo d'inferno, per me che non sono certo stata zitta ma soprattutto per il familiare che era in un letto senza difese!
Una sola cosa mi vien da dire nel caso specifico, una caposala che se ne esce con affermazioni quali quelle riportate, oltretutto in presenza dei pazienti, dovrebbe essere la prima ad essere rimossa dall'incarico! Benissimo ha fatto il familiare a rivolgersi al dirigente.
Sarebbe bello sapere però se il dirigente abbia dato un seguito in ambito separato a quanto avvenuto perché in caso negativo la presa di posizione senza provvedimenti non ha alcun valore per la tutela del personale così bistrattato e neppure quella dei pazienti.
Certo non si può andar d'accordo con tutti ed ognuno di noi ha ed ha avuto colleghi con i quali lavorava meglio che con altri... ma ciò che riporta questo articolo è indegno e vergognoso in un ambiente, qual'è una casa di riposo, che dovrebbe essere tutelato.
Non ho mai capito perché il peronale delle case di riposo sia sempre stato visto come personale di serie B rispetto a quello negli ospedali.
Hanno lo stesso percorso formativo-professionale e svolgono le stesse mansioni, anche se poi a parità di impegno le cose vanno peggio nelle prime strutture dove, e qui so di attirarmi le ire di molti, con l'avvento delle cooperative le tensioni sembrano aumentate.
La falla sta nella formula del reclutamento? della gestione? dell'organizzazione? della direzione amministrativa?
È fuor di dubbio che qualcosa non funziona a dovere a livello impostazione generale delle case di riposo altrimenti proprio non ci si spiega come mai tutte vivano le stesse problematiche riferite al personale. Non sarà forse che per molte persone studiare per l'attestato di abilitazione sanitaria sia diventato soprattutto rifugio per lo stipendio?
Non sarà forse che per "risparmiare" o "guadagnare", a seconda delle posizioni di chi opera le assunzioni, si chiudano a volte tutti e due gli occhi?
Mi ripeterò fino alla nausea, di chi mi ascolta: gestire organizzare e "lavorare" in ospedale, casa di riposo o casa di cura privata, richiede molto più di quel che è richiesto in una ditta dove si pigia un tasto per far funzionare una trancia ed è la piena consapevolezza di aver a che fare con la vita di uomini donne e bambini. Troppi non ne tengono conto!
Dall'esperienza diretta in una casa di riposo del cremonese, dove una parente era ricoverata, ne sono uscita malamente. L'occhio allenato alle dinamiche specifiche dell'assistenza vedevano ciò che per altri era bravura e diligenza ma che così non era. Se hai lavorato in ospedale per tanti anni sai riconoscere chi si muove con poca attitudine e professionalità nonostante i sorrisi elargiti. Capisci al volo le tensioni tra il personale che poi vanno a discapito dei pazienti. Capisci quando la dovuta comunicazione tra figure professionali non esiste o viene sottovalutata; quando le direttive sanitarie sono applicate da alcuni e disfatte da altri.
Sono stati due mesi e mezzo d'inferno, per me che non sono certo stata zitta ma soprattutto per il familiare che era in un letto senza difese!
Una sola cosa mi vien da dire nel caso specifico, una caposala che se ne esce con affermazioni quali quelle riportate, oltretutto in presenza dei pazienti, dovrebbe essere la prima ad essere rimossa dall'incarico! Benissimo ha fatto il familiare a rivolgersi al dirigente.
Sarebbe bello sapere però se il dirigente abbia dato un seguito in ambito separato a quanto avvenuto perché in caso negativo la presa di posizione senza provvedimenti non ha alcun valore per la tutela del personale così bistrattato e neppure quella dei pazienti.
Certo non si può andar d'accordo con tutti ed ognuno di noi ha ed ha avuto colleghi con i quali lavorava meglio che con altri... ma ciò che riporta questo articolo è indegno e vergognoso in un ambiente, qual'è una casa di riposo, che dovrebbe essere tutelato.
Non ho mai capito perché il peronale delle case di riposo sia sempre stato visto come personale di serie B rispetto a quello negli ospedali.
Hanno lo stesso percorso formativo-professionale e svolgono le stesse mansioni, anche se poi a parità di impegno le cose vanno peggio nelle prime strutture dove, e qui so di attirarmi le ire di molti, con l'avvento delle cooperative le tensioni sembrano aumentate.
La falla sta nella formula del reclutamento? della gestione? dell'organizzazione? della direzione amministrativa?
È fuor di dubbio che qualcosa non funziona a dovere a livello impostazione generale delle case di riposo altrimenti proprio non ci si spiega come mai tutte vivano le stesse problematiche riferite al personale. Non sarà forse che per molte persone studiare per l'attestato di abilitazione sanitaria sia diventato soprattutto rifugio per lo stipendio?
Non sarà forse che per "risparmiare" o "guadagnare", a seconda delle posizioni di chi opera le assunzioni, si chiudano a volte tutti e due gli occhi?
Mi ripeterò fino alla nausea, di chi mi ascolta: gestire organizzare e "lavorare" in ospedale, casa di riposo o casa di cura privata, richiede molto più di quel che è richiesto in una ditta dove si pigia un tasto per far funzionare una trancia ed è la piena consapevolezza di aver a che fare con la vita di uomini donne e bambini. Troppi non ne tengono conto!
martedì 8 maggio 2012
Ztl a Soncino... parcheggiare dove?
Su La Provincia, ieri 7 maggio, si parlava della Ztl domenicale (circoscritta alla piazza del comune e le strade che vi convergono) nel centro storico, fino al 30 settembre e dei disagi riscontrati dai residenti nelle vie adiacenti la zona interessata per i parcheggi che in quella giornata vengono occupati dai residenti nella Ztl e dai turisti.
Nel centro storico ci sono strade strette a senso unico senza marciapiedi, ogni casa ha porte d'ingresso e passi carrai con accessi diretti sulla strada, sulle poche vie a doppio senso il parcheggio selvaggio impera, questo ogni giorno dell'anno, rendendole di fatto dei sensi unici alternati.
In effetti è un bel problema per TUTTI i residenti... ma dagli anni novanta, quando è stata istituita, cosa è stato fatto per alleviare tali disagi?
Il centro storico di Soncino, compreso entro le antiche mura venete, è un fazzoletto di terra che si può percorrere a piedi, senza tralasciare alcuna via, in un'oretta passeggiando con calma curiosando qui e là scorci caratteristici e vetrine di negozi.
Per sua conformazione Soncino potrebbe diventare Ztl, nelle domeniche, a partire da ognuna delle quattro porte d'accesso creando all'esterno dei parcheggi dai quali accedere al centro storico senza rischi di attraversamenti e camminamenti sulle strade.
Uno è già sulla carta da parecchio tempo, quello di via XXV Aprile... a proposito... che fine ha fatto?
Un secondo potrebbe essere realizzato lungo via della Rimembranza a sud della strada stessa, un terzo potrebbe essere sistemato nella zona sottostante le mura sud in modo che nei giorni di grande afflusso il parcheggio, che già di fatto funziona in modo selvaggio ed abusivo, fosse regolamentato negli spazi. Certo non parcheggi asfaltati... no... sotto le mure proprio non ci starebbero bene ma magari sistemati con materiale auto bloccante così che l'erba potrebbe comunque avere la sua parte... già... ma poi come la mettiamo con la manutenzione che a Soncino è merce rara? L'idea potrebbe essere quella del volontariato "adottivo" ad esempio potrebbero essere adottati dai pensionati che abbiano voglia e forza di curarli... con i materiali messi a disposizione dal comune. Sono convinta che funzionerebbe anche per altre criticità del territorio.
in giallo i quattro ingressi,
in verde il parcheggio sulla carta ma di fatto fantasma,
ed in bianco quelli ipotizzati
A tutto ciò dovrebbe ovviamente corrispondere l'accesso in tutto il centro storico solo per i residenti. In questo modo... i turisti troverebbero comodi e sicuri parcheggi senza dover rischiare la pelle, come oggi succede, quando ad esempio parcheggiano lungo la via Nazario Sauro e sono costretti a camminare sulla carreggiata per raggiungere il centro ed i residenti non dovrebbero bisticciare con il resto del paese oltre che con i turisti per parcheggiare l'auto quando non hanno la possibilità di avere un garage.
Quale immagine idilliaca... non così fantasiosa però perché potrebbe avere una conclusione reale. Basterebbe destinare a questo i proventi delle multe, quello di tangenzialine bretelle e rotonde inutili ma soprattutto... volerlo!
Siamo o non siamo nell'esclusivo club dei Borghi più belli d'Italia di cui tanto ci si vanta ma per il quale poco o nulla si fa?
Nel centro storico ci sono strade strette a senso unico senza marciapiedi, ogni casa ha porte d'ingresso e passi carrai con accessi diretti sulla strada, sulle poche vie a doppio senso il parcheggio selvaggio impera, questo ogni giorno dell'anno, rendendole di fatto dei sensi unici alternati.
In effetti è un bel problema per TUTTI i residenti... ma dagli anni novanta, quando è stata istituita, cosa è stato fatto per alleviare tali disagi?
Il centro storico di Soncino, compreso entro le antiche mura venete, è un fazzoletto di terra che si può percorrere a piedi, senza tralasciare alcuna via, in un'oretta passeggiando con calma curiosando qui e là scorci caratteristici e vetrine di negozi.
Per sua conformazione Soncino potrebbe diventare Ztl, nelle domeniche, a partire da ognuna delle quattro porte d'accesso creando all'esterno dei parcheggi dai quali accedere al centro storico senza rischi di attraversamenti e camminamenti sulle strade.
Uno è già sulla carta da parecchio tempo, quello di via XXV Aprile... a proposito... che fine ha fatto?
Un secondo potrebbe essere realizzato lungo via della Rimembranza a sud della strada stessa, un terzo potrebbe essere sistemato nella zona sottostante le mura sud in modo che nei giorni di grande afflusso il parcheggio, che già di fatto funziona in modo selvaggio ed abusivo, fosse regolamentato negli spazi. Certo non parcheggi asfaltati... no... sotto le mure proprio non ci starebbero bene ma magari sistemati con materiale auto bloccante così che l'erba potrebbe comunque avere la sua parte... già... ma poi come la mettiamo con la manutenzione che a Soncino è merce rara? L'idea potrebbe essere quella del volontariato "adottivo" ad esempio potrebbero essere adottati dai pensionati che abbiano voglia e forza di curarli... con i materiali messi a disposizione dal comune. Sono convinta che funzionerebbe anche per altre criticità del territorio.
in giallo i quattro ingressi,
in verde il parcheggio sulla carta ma di fatto fantasma,
ed in bianco quelli ipotizzati
A tutto ciò dovrebbe ovviamente corrispondere l'accesso in tutto il centro storico solo per i residenti. In questo modo... i turisti troverebbero comodi e sicuri parcheggi senza dover rischiare la pelle, come oggi succede, quando ad esempio parcheggiano lungo la via Nazario Sauro e sono costretti a camminare sulla carreggiata per raggiungere il centro ed i residenti non dovrebbero bisticciare con il resto del paese oltre che con i turisti per parcheggiare l'auto quando non hanno la possibilità di avere un garage.
Quale immagine idilliaca... non così fantasiosa però perché potrebbe avere una conclusione reale. Basterebbe destinare a questo i proventi delle multe, quello di tangenzialine bretelle e rotonde inutili ma soprattutto... volerlo!
Siamo o non siamo nell'esclusivo club dei Borghi più belli d'Italia di cui tanto ci si vanta ma per il quale poco o nulla si fa?
sabato 5 maggio 2012
Un titolo...
Un articolo che racconta, oggi, di qualcosa detto a novembre 2011: Gli scout: Capi gay sono un problema
Fermamente ed assolutamente sì!!!!
LO SONO NEL MOMENTO IN CUI VI PERMETTONO DI FARE CERTE AFFERMAZIONI ABERRANTI!!
Sarebbe quindi ritenuto EDUCATIVO avere negli oratori, nelle parrocchie, negli istituti, nelle scuole.. educatori pedofili nascosti e ben protetti, dalla casta clericale, sotto abiti talari? In questi casi si guardan bene dal parlare di cattiva pratica educativa quando si dovrebbe urlare di disruzione del futuro e della vita di bimbi e giovani.
Possono LORO essere ritenuti adatti al cieco e fidato affidamento dei nostri figli? Educatori... di che cosa???
EBBASTAAAAAAAA!!!!
Riconosco che non sia né giusto né corretto fare di tutte l'erbe un fascio...
I cattivi ed i buoni educatori sono tali A PRESCINDERE! Dal genere, dallo status, dagli studi fatti, dai ruoli ricoperti, dagli abiti indossati.
Quanti educatori gay indossano l'abito talare come scelta di vita? Ed in quanto "preti gay"...non influenzano il comportamento di un ragazzo "che sta attraversando le tempeste ormonali dell’età"... se questo è un ragionamento valido per i capi scout gay perché non anche per gli altri? Che differenza c'è? È solo il tipo di abito ed un crocesiffo appeso al collo a garantire che mio figlio è in buone mani? E... per come ragiona la chiesa... l'uno è meno "malato" dell'altro?
Mi si rizzano i capelli in testa e lo stomaco va in subbuglio per le assurdità che leggo...
"tendenza omosessuale profondamente radicata o forse predominante" "problema educativo" "caso del capo omosessuale che però non lo dà a vedere e un caso diverso è il capo che è omosessuale e che lo manifesta apertamente" "dignità morale" e "uguale dignità umana e abbiano lo stesso valore morale"
AGESCI -Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani
La CULTURA cattolica... "Scouts Cattolici"... la definizione è chiara, non lascia dubbi ad interpretazioni... e che i ragazzi e le ragazze che entrano a far parte degli scouts debbano seguire i dettami della chiesa cattolica è dun dato di fatto... così come... se iscrivo mio figlio ad un club di scacchi mi aspetto che impari il gioco e la stategia degli scacchi e non l'uso della racchetta da tennis.
Ma là si parla di CULTURA e la cultura non dovrebbe dare false verità ed interpretazioni.
Quella invece che troppo spesso troviamo là, dovremmo chiamarla cOltura... di menzogne, di falsi dogmi e beceri perbenismi che nulla hanno a che fare con la cUltura derivante dal Credo, quello vero, quello primario... non quello scritto dagli uomini a seconda dei tempi, delle convenienze proprie e di chi comanda, quello di indottrinamento cieco e sordo.
Ci insegnano fin da piccoli la parola "tolleranza" ma quanti "educatori" ci insegnano cos'è veramente anche con il loro esempio! Tolleranza significa RISPETTARE... idee e comportamenti altrui non supponenza di esseri superiori pseudo depositari dello scibile umano e divino, è consapevolezza che nelle diversità... di lingua, di colore, di genere ci sia la ricchezza che ci manca... e non certo riferita a quella materiale.
Dall'alto del "potere educativo" cui si appella, la chiesa dovrebbe lei per prima dare il buon esempio ripulendo canoniche, chiese e seminari, applicando in prima parte e se stessa ciò che pretende dai suoi fedeli.
I tempi sono cambiati e per fortuna chi viene maltrattato ed abusato, sempre più spesso trova il coraggio di denunciare che il re è nudo... additando l'educatore pedofilo (prete o laico che sia) alla pubblica piazza!!
Ed allora perché, invece di far la guerra agli educatori capo scout gay giudicandoli inadatti ad educare perché "malati", non fa di tutto e di più per far sì che nessun bambino NESSUNO debba MAI PIÙ trovarsi a subire violenza da parte di un prete?
Fermamente ed assolutamente sì!!!!
LO SONO NEL MOMENTO IN CUI VI PERMETTONO DI FARE CERTE AFFERMAZIONI ABERRANTI!!
Sarebbe quindi ritenuto EDUCATIVO avere negli oratori, nelle parrocchie, negli istituti, nelle scuole.. educatori pedofili nascosti e ben protetti, dalla casta clericale, sotto abiti talari? In questi casi si guardan bene dal parlare di cattiva pratica educativa quando si dovrebbe urlare di disruzione del futuro e della vita di bimbi e giovani.
Possono LORO essere ritenuti adatti al cieco e fidato affidamento dei nostri figli? Educatori... di che cosa???
EBBASTAAAAAAAA!!!!
Riconosco che non sia né giusto né corretto fare di tutte l'erbe un fascio...
I cattivi ed i buoni educatori sono tali A PRESCINDERE! Dal genere, dallo status, dagli studi fatti, dai ruoli ricoperti, dagli abiti indossati.
Quanti educatori gay indossano l'abito talare come scelta di vita? Ed in quanto "preti gay"...non influenzano il comportamento di un ragazzo "che sta attraversando le tempeste ormonali dell’età"... se questo è un ragionamento valido per i capi scout gay perché non anche per gli altri? Che differenza c'è? È solo il tipo di abito ed un crocesiffo appeso al collo a garantire che mio figlio è in buone mani? E... per come ragiona la chiesa... l'uno è meno "malato" dell'altro?
Mi si rizzano i capelli in testa e lo stomaco va in subbuglio per le assurdità che leggo...
"tendenza omosessuale profondamente radicata o forse predominante" "problema educativo" "caso del capo omosessuale che però non lo dà a vedere e un caso diverso è il capo che è omosessuale e che lo manifesta apertamente" "dignità morale" e "uguale dignità umana e abbiano lo stesso valore morale"
AGESCI -Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani
La CULTURA cattolica... "Scouts Cattolici"... la definizione è chiara, non lascia dubbi ad interpretazioni... e che i ragazzi e le ragazze che entrano a far parte degli scouts debbano seguire i dettami della chiesa cattolica è dun dato di fatto... così come... se iscrivo mio figlio ad un club di scacchi mi aspetto che impari il gioco e la stategia degli scacchi e non l'uso della racchetta da tennis.
Ma là si parla di CULTURA e la cultura non dovrebbe dare false verità ed interpretazioni.
Quella invece che troppo spesso troviamo là, dovremmo chiamarla cOltura... di menzogne, di falsi dogmi e beceri perbenismi che nulla hanno a che fare con la cUltura derivante dal Credo, quello vero, quello primario... non quello scritto dagli uomini a seconda dei tempi, delle convenienze proprie e di chi comanda, quello di indottrinamento cieco e sordo.
Ci insegnano fin da piccoli la parola "tolleranza" ma quanti "educatori" ci insegnano cos'è veramente anche con il loro esempio! Tolleranza significa RISPETTARE... idee e comportamenti altrui non supponenza di esseri superiori pseudo depositari dello scibile umano e divino, è consapevolezza che nelle diversità... di lingua, di colore, di genere ci sia la ricchezza che ci manca... e non certo riferita a quella materiale.
Dall'alto del "potere educativo" cui si appella, la chiesa dovrebbe lei per prima dare il buon esempio ripulendo canoniche, chiese e seminari, applicando in prima parte e se stessa ciò che pretende dai suoi fedeli.
I tempi sono cambiati e per fortuna chi viene maltrattato ed abusato, sempre più spesso trova il coraggio di denunciare che il re è nudo... additando l'educatore pedofilo (prete o laico che sia) alla pubblica piazza!!
Ed allora perché, invece di far la guerra agli educatori capo scout gay giudicandoli inadatti ad educare perché "malati", non fa di tutto e di più per far sì che nessun bambino NESSUNO debba MAI PIÙ trovarsi a subire violenza da parte di un prete?
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giovedì 3 maggio 2012
Le grandi opere di Soncino
Commento lasciato su Quaderni Corsari all'articolo di Riccardo Ulivi
Ero davvero curiosa di poter leggere la tesi in oggetto e questo articolo di Riccardo Ulivi in qualche modo mi chiarisce alcuni punti. Mi domandavo come fosse stato affrontato il discorso di Borgo più bello d’Italia alla “luce” della (ancora attuale) mancanza di illuminazione adeguata nel borgo che lo aveva fatto bocciare all’inizio, delle gravi carenze a livello manutentivo della Rocca, delle strade del centro storico, delle zone verdi che circondano la cerchia delle antiche mura e di tutto il resto.
Ora leggo che il problema che angustiava il nostro sindaco e la giunta era la vecchia struttura scolastica! Non perché pericolosa in caso di terremoto, non perché là dentro vivevano per tante ore i nostri figli ma solo perché era brutta e c’era la possibilità di liberare una “piazza” per alleggerire il panorama che ora è lì in bella mostra e non si sa se usarla per parcheggiare o starne ben alla larga con sullo sfondo la parete del vecchio edificio tristemente monca… che importa poi se nel giardino della scuola, sull’altro lato dell’edificio, vogliono metterci una bella baita di legno che servirà da biglietteria del castello, ovviamente ben lontana dall’ingresso così che i “portoghesi” abbiano vita facile o forse sarà così distante per far fare ginnastica agli addetti che dovranno rincorrerli per ricordargli che devono pagare per entrare?
Altro intervento importante… la lavatura delle colonne delle antiche porte, il riposizionamento di alcune lastre e di un “cappello” che le sovrasta! Quanto studio e pensare prima di arrivare a farlo!
Vgliamo parlare della ex Filanda? Di una tristezza totale. Quanta parte viene effettivamente utilizzata? Quale reale utilità ha prodotto fino ad oggi alla cittadinanza ed ai turisti?
Ora noi cittadini dovremo mettere cartelli per consigliare ai turisti di guardare quelle alte colonne recuperate la piazza ritrovata con il suo panorama… ma solo con la coda dell’occhio evitando gite turistiche serali viste le pessime condizioni delle strade e l’illuminazione a candele?
Un appunto per quanto riguarda gli eventi… hanno dimenticato di menzionare i mercatini di Natale… anche quelli di ben altra mano organizzativa.
Credo che un grande plauso vada sicuramente alla ragazza, Elena Ricci, per aver saputo vedere al di là del moderno visibile con il grande aiuto del cicerone soncinese d’eccellenza… il nostro sindaco e la pregiata consulenza “turistico-cultural-organizzativa” dell’assessore.
Ora possiamo dormire più tranquilli… qualcun altro pensa per noi… o contro di noi…?
Ernesta Del Sarto
Rocca Sforzesca di Soncino
Ora leggo che il problema che angustiava il nostro sindaco e la giunta era la vecchia struttura scolastica! Non perché pericolosa in caso di terremoto, non perché là dentro vivevano per tante ore i nostri figli ma solo perché era brutta e c’era la possibilità di liberare una “piazza” per alleggerire il panorama che ora è lì in bella mostra e non si sa se usarla per parcheggiare o starne ben alla larga con sullo sfondo la parete del vecchio edificio tristemente monca… che importa poi se nel giardino della scuola, sull’altro lato dell’edificio, vogliono metterci una bella baita di legno che servirà da biglietteria del castello, ovviamente ben lontana dall’ingresso così che i “portoghesi” abbiano vita facile o forse sarà così distante per far fare ginnastica agli addetti che dovranno rincorrerli per ricordargli che devono pagare per entrare?
Altro intervento importante… la lavatura delle colonne delle antiche porte, il riposizionamento di alcune lastre e di un “cappello” che le sovrasta! Quanto studio e pensare prima di arrivare a farlo!
Vgliamo parlare della ex Filanda? Di una tristezza totale. Quanta parte viene effettivamente utilizzata? Quale reale utilità ha prodotto fino ad oggi alla cittadinanza ed ai turisti?
Ora noi cittadini dovremo mettere cartelli per consigliare ai turisti di guardare quelle alte colonne recuperate la piazza ritrovata con il suo panorama… ma solo con la coda dell’occhio evitando gite turistiche serali viste le pessime condizioni delle strade e l’illuminazione a candele?
Un appunto per quanto riguarda gli eventi… hanno dimenticato di menzionare i mercatini di Natale… anche quelli di ben altra mano organizzativa.
Credo che un grande plauso vada sicuramente alla ragazza, Elena Ricci, per aver saputo vedere al di là del moderno visibile con il grande aiuto del cicerone soncinese d’eccellenza… il nostro sindaco e la pregiata consulenza “turistico-cultural-organizzativa” dell’assessore.
Ora possiamo dormire più tranquilli… qualcun altro pensa per noi… o contro di noi…?
Ernesta Del Sarto
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