lunedì 19 aprile 2010

Ciao Sandra.. ciao Raimondo

Non ho conosciuto Raimondo Vianello e Sandra Mondaini se non come milioni di altri italiani, attraverso film e programmi televisivi; ma mi ero fatta un’idea di queste due persone che sembrava nulla avessero a che fare con il mondo luccicante e fittizio dello spettacolo. Non li ho mai visti in trasmissioni sguaiate urlate e fatte unicamente di gossip e chiacchiericcio, li ho sempre visti eleganti, rispettosi degli altri e di se stessi nell’offrirsi alle telecamere ed al pubblico, ricordo ancora lo scherzo che fecero a Sandra e che aveva come protagonista Marco Columbro.. ricordo ancora la sofferenza ma non la ricerca del clamore per dire a Marco quanto stesse male nel sentire certe cose da lui dette nei suoi confronti.

Certo, di questo loro star fuori dal mondo, a volte Sandra si lamentava durante le interviste ma era sempre come essere a Casa Vianello, quasi a non voler far capire se quella fosse la loro reale vita o la finzione scenica.. se l’uno subisse le decisioni di riservatezza dell’altro non è mai stato motivo di dissidio pubblico, le loro crisi (che come in ogni coppia che vive da cinquant’anni una vita comune, probabilmente ci saranno state) le hanno sempre risolte al di là delle telecamere e dei giornali scandalistici.. e sono convinta che se solo avessero voluto quel tipo di pubblicità spicciola avrebbero sicuramente fatto notizia. Ma evidentemente non era quella la pubblicità che volevano che cercavano, loro erano Sandra e Raimondo ed il massimo della “sguaiatezza” era rappresentato dal personaggio Sbirulino e da Raimondo in calzoni corti su un campo da calcio.
Quando giovedì ho letto della morte di Raimondo e della decisione di Sandra, della famiglia Vianello, di non aprire la camera ardente al pubblico.. quando ho letto l’epitaffio funebre inviato da Sandra alla stampa e per le affisioni.. ho pensato che così come nella vita così voleva essere negli ultimi giorni tra di noi e l’ho rispettato.. li ho rispettati, ho avuto ammirazione per quelle due persone schive, eleganti, mai snob o con la puzza sotto il naso.

Qualcuno però ha sconvolto tutto ciò, tutto ciò che per una vita avevano fuggito.. i baracconi dello spettacolo il presenzialismo a tutti i costi.. e lì sono rimasta delusa, delusa da un sentimento infranto.. Non capivo come Sandra potesse aver accettato di non rispettare quelle scelte che sicuramente insieme avevano prese in altri momenti, quando le loro malattie e l’età avvicinavano date che nessuno avrebbe potuto rimandare.. non capivo.. mi sembrava un altro film.. un film dove i protagonisti non erano i Sandra e Raimondo conosciuti attraverso lo schermo e le NON apparizioni sui giornali scandalistici e gossippari.. ma solo dei sosia mal riusciti e non aderenti alla realtà che nemmeno il peggior imitatore avrebbe potuto realizzare!
Sabato ho capito qual era la risposta a tutti i miei dubbi, alla mia delusione; ho visto uno spettacolo indecente villano sguaiato volgare e senza alcun rispetto del dolore di una persona che in altri momenti probabilmente non avrebbe mai permesso. Sono assolutamente convinta che molte delle persone che erano là sabato ci sarebbero state anche senza i maxi schermo, ho visto vip arrivare e rifiutare di rispondere alle domande, come al solito cretine di molti giornalisti, ho visto vip che si sono accomodati in seconda terza quarta fila perché in quel giorno non erano loro i protagonisti, ho visto il circo mediatico là in bella mostra a fare scempio di due persone riservate violentate nel momento più doloroso.
Ho visto un guitto degno del peggior avanspettacolo essere la bruttissima copia di un personaggio interpretato da Alberto Sordi in non ricordo quale film che, al funerale di un attore comico suo amico, raccontava le battute più grasse dell’amico.. solo che in quel film c’era l’amore l’affetto che veniva espresso in quel modo perché era un omaggio ed un tributo rispettoso alla vita ed alla morte dell’amico.
Non è stato così per Raimondo, non così è stato per Sandra.. distrutta.. non presente.. frastornata, spinta a dire e fare cose che sicuramente non capiva a fondo e, dalle immagini che ho visto, non conscia di quanto stava accadendole intorno; il dimostrarle amicizia e rispetto avrebbe dovuto essere tutt’altra cosa.. tutta quella ostentazione di “amicizia fraterna e compagnona” che tanto strideva con il momento.
Vederla su quella sedia a rotelle, mal messa, con i capelli in disordine quel vistoso cerotto sull’occhio e senza scarpe.. un’ immagine di sé che penso mai avrebbe concesso nemmeno agli amici più cari che fossero arrivati a casa sua inaspettati. Dio non voglia che dietro a quella scena ci sia stata una regia studiata da qualcuno.. non oso pensare.. immaginare che Sandra si sia prestata a tale spettacolo indecoroso, non mi sembrava nelle condizioni fisiche per accettare o rifiutare tali cose, spettava ad altri proteggerla sostenerla e sottrarla ad una situazione che nessuno di loro due avrebbe mai accettato!
Sicuramente Sandra se fosse stata quella di qualche tempo fa avrebbe accettato che i funerali fossero pubblici perché amava Raimondo sapeva quanto la gente amasse lui e in fondo non disdegnava di rendere partecipe il mondo delle cose belle, come quando accettò di realizzare il servizio con e sulla famiglia di filippini “adottati”.. ma non credo proprio che sarebbe arrivata a tanto in occasione dei funerali di Raimondo.
Non li conoscevo, è vero, non so quali fossero i loro reali pensieri, tutte le mie sensazioni a riguardo si basano su ciò che loro hanno voluto in tanti anni farci vedere ma lo stridere di quelle immagini è troppo forte e rumoroso per pensare.. per credere che i Raimondo e Sandra che abbiamo conosciuto e con la capacità di pensare intatta, avrebbero accettato.
Ciao Raimondo ciao Sandra.

2 commenti:

  1. parole vere.... mi rispecchio molto in cio' che hai scritto....

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  2. non so se sia come dici, non so nemmeno se sia studiata oppure no... eppure trovo sia stata una decisione estremamente altruistica, una decisione dettata dalla consapevolezza dell'amore che milioni di italiani hanno nutrito, nutrono e continueranno a nutrire verso di lui. Quello che dici è parzialmente giusto, ma trovo che questo gesto riveli ancora una volta l'eleganza e la signorilità di questi coniugi.
    Ciao raimondo, ci mancherai...

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