martedì 6 agosto 2013

""manfestazione "non autorizzata""

Immagine presa da: http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/08/04/foto/via_del_plebiscito_sit-in_pro_berlusconi_gli_operai_segano_i_pali_della_segnaletica-64265925/1/#1
... e mentre il palco veniva allestito dov'erano tutti? Dov'erano le persone che... PRIMA... avrebbero dovuto:
1) firmare i permessi,
2) organizzare la sicurezza del luogo e delle persone,
3) programmare la chiusura delle strade ed i percorsi alternativi con relativi avvisi a cittadini e turisti?
4) controllare
Dov'erano è? Dov'erano? mumble mumble mumble...
 
È vero che l'impedire la manifestazione sarebbe poi stato usato a SUO favore (di b) ma TUTTI sapevano da giorni che ci sarebbe stato il comizio-manifestazione ppic, per la maggioranza degli italiani, la domenica pomeriggio... ma che nessuno abbia provveduto a farsi delle domande anche solo il giorno prima lasciando via libera all'organizzazione, alla preparazione e svolgimento del "comizio" nel pieno centro di Roma volendo farci credere (poi) che sia accaduto all'insaputa di Sindaco, Prefetto e forze dell'ordine fa ridere i polli... se non ci fosse da arrabbiarsi e preoccuparsi pensando che a Roma, nella Capitale qualcuno possa fare quel cavolo che gli pare.

Ah già, ma qui si parla di b, dell'ex presidente del consiglio, di un senatore della repubblica, (volutamente tutto minuscolo) di un CONDANNATO in attesa di decidere se essere affidato ai servizi sociali o ai domiciliari e di sapere per quanto tempo sarà interdetto ai pubblici uffici, in attesa che il parlamento lo dichiari incompatibile con la carica (che secondo me dovrebbe essere automatica subito dopo una condanna DEFINITIVA) qui si parla di un cittadino che si può permettere di fare il bello ed il cattivo tempo tenendo sotto scacco, sotto ricatto un'intera Nazione.... ma nemmeno nei paesi più lontani da qualsiasi forma di democrazia accadrebbero simili cose!

Però a me sorge spontanea una domanda che sicuramente non avrà mai risposta... sbaglio o il pdl non è nuovo a manifestazioni-lampo annunciate dai media e da b pubblicamente solo uno o due giorni prima e puntualmente effettuate? In quelle occasioni furono richiesti i dovuti permessi o tutto fu “normale”?
Il dubbio è che le cose siano andate allo stesso identico modo... esiste la retroattività per questo modo di fare??

Mi devo sentire autorizzata, come Cittadina Italiana, a poter organizzare un comizio a Roma Milano o dovunque senza richiedere i dovuti permessi?

In base all'Art. 17 della Costituzione... sembrerebbe di sì... ma una riunione equivale forse ad una manifestazione, un comizio?
Lo stesso Articolo, però, dice anche che devo darne preavviso alle autorità che possono vietarmelo... ergo... per farlo... devo chiedere un permesso al quale devono rispondermi SÌ e suppongo, anche se non è specificato, che debba essere messo tutto per iscritto... o no?

COSTITUZIONE ITALIANA VIGENTE:

Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Art. 17
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

Art. 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
 
...E già che ci siamo, ricordiamo anche questi và... che in troppi troppo spesso li calpestano!!!

Art. 27
La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte. (*)

Art. 54
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

Art. 68
I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni.
Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza.
Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza. (*)

OPINIONI ESPRESSE... POLITICHE non insulti ripetuti alle Istituzioni della Repubblica.

Quelle che siamo costretti a sentire da ogni dove, provenienti da rappresentanti delle Istituzioni ed esponenti politici, senza distinzione di bandiere e colori, sono palesemente da chiamare con il loro vero nome... VILIPENDIO!!! 
Non può valere la regola solo per i comuni ed indifesi arrabbiati sfruttati vessati calpestati cittadini!!!!!!!! 

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