lunedì 5 dicembre 2011

Un treno con tanti posti vuoti...




Finalmente sappiamo quale sia la reale portata della manovra "salva Italia".
 Leggo e rileggo interviste ed interpretazioni, riascolto video cercando di capirne di più, di avere una visione ampia della manovra, del suo impatto, su chi ne uscirà maggiormente malconcio consapevole che se si è nella merda fino ai capelli ci si deve attaccare anche alla pelle della pulce per uscirne... e va bene... ma sarebbe auspicabile che insieme a quella se ne intaccassero anche altre.
Pensioni, ICI, tagli a regioni e provincie (queste ultime molto ridimensionate... forse... aspetto a gongolare che si passi dalla carta alla realtà) che si riverseranno inesorabilmente su tasse regionali provinciali e comunali, tagli alla sanità pubblica, aumento delle accise, blocco della perequazione delle pensioni al di sopra dei 935 euro come se un pensione di 1000 euro mensili permettesse di scialare a più non posso.  
La sensazione, neppure tanto velata, è che ancora una volta si sia partiti dalla base della piramide a salire... per fermarsi al solito punto oltre il quale sembra proprio non si possa e debba andare quasi fosse la soglia dell'inferno.
Diversi sono gli impatti sulla vita di tutti noi a seconda del livello della piramide che occupiamo anche se alcune delle misure toccano un po' tutti.

Mi sarei aspettata, visto che tutti dobbiamo contribuire, e per una volta tanto, che stipendi e pensioni bassi ne restassero fuori... ma qual'è la soglia sotto la quale si può ritenere uno stipendio o una pensione: basso? Non può certo essere il livello conosciuto come soglia di povertà relativa (nel 2010 per una famiglia di due componenti, e' pari a 992,46 euro), dovrebbe essere una quota che permetta di vivere dignitosamente... ma ci risiamo... dove porre l'assicella?
Ciò che per me può essere ritenuto dignitoso per mio marito può non esserlo o essere esagerato, anche nella stessa famiglia ci possono essere visioni distanti tra loro e allora? Allora...
Perché per una volta non si è partiti dalla punta della piramide scendendo e raccogliendo tasse e contributi fino a colmare quel debito che non è stato creato dalla base (dipendenti e pensionati) e che difficilmente ha possibilità di evadere il fisco, tutto gli viene trattenuto alla fonte, come a dire "di te non mi fido, perciò faccio i conti e ti trattengo tutto direttamente, a te lascio solo vedere nero su bianco quanto ho prelevato"

Perché per una volta non si è alzato il dito e la scure contro l'evasione in modo serio metodico... già... ma come si fa?... poi si bloccano i consumi... poi si blocca la crescita... poi si cade in recessione.... poi poi poi... sempre i soliti debbono pagare? Sempre quelli? Sempre chi si ritrova a stirare i soldi di pensioni e stipendi come fosse tiramolla per poter arrivare a tutto?

Perché per una volta non si fanno pagare in prima persona coloro che sono stati a guardare negando che esistesse il problema e che oggi a parole fanno i benefattori col "questo non si tocca, questo non si fa" come se fino ad ieri fossero stati oculati e non avessero pescato sempre nella stessa vasca di pesce azzurro depredandola e depauperandola stando ben attenti a non toccare quelle con le aragoste!!!

La speranza è che di pari passo, mentre si applicano queste "ingiustizie" si proceda su un binario parallelo con tutto il resto così che il treno della manovra "Salva Italia" e del risollevamento della nostra economia arrivi, completo e con TUTTI i cittadini a bordo, in stazione.

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ernesta