sabato 1 settembre 2012

Accanimento terapeutico


Il Cardinal Martini è morto... ma ciò che mi colpisce è il pensiero di quante altre persone oggi si sono sentite dire NO alla richiesta di “non accanimento terapeutico” o al “accompagnamento verso una dolce morte”, persone che hanno familiari che stanno soffrendo senza più alcuna speranza... che sono in attesa di essere “finalmente lasciati andare”.
Perché la dignità di tanti uomini e donne non ha valore per la chiesa mentre la stessa chiesa motiva e giustifica la richiesta del Cardinale...
«ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico»
«Martini era sedato da giovedì (...) e si è spento serenamente, nel sonno.
 
Gli è stato concesso il non accanimento motivandolo col fatto che...
«La sua posizione sull'accanimento terapeutico era nota, ha scritto tanto in questi anni ed è quello che ha rispettato»
 
Perché la posizione sull'accanimento terapeutico di tanti comuni e sconosciuti cittadini pur essendo nota scatena tanto dissenso “cattolico”?
Cosa faranno ora tutti coloro, cittadini, politici, scrittori ecc ecc, che si sono accaniti contro la stessa posizione della Englaro o di Welby? La giustificheranno o scenderanno in piazza con interminabili fiaccolate, preghiere, canti e striscioni inneggianti alla salvaguardia della vita?
 
Se esiste la coerenza avremmo già dovuto sentirne parlare... invece... silenzio... è stata la scelta di un cardinale... ed ancora prima di una Papa!
Quindi non si discute... si accetta perché sacrosanta ed altamente morale!
 
Vogliamo sorvolare sull'accanimento terapeutico? Va bene...passiamo al resto... come la mettiamo sulla sedazione? Non è forse questo il classico “accompagnamento verso una dolce morte?” Non è forse l'altra faccia di quell'eutanasia che chiesa e cattolici negano in nome de “la vita è sacra e solo Dio può toglierla”?
 
Piantatela di raccontar panzane, di usare parole di giustificazione a quanto accaduto solo perché si parla di un cardinale di spicco e magari solo perché in questa fase storica e critica per la chiesa se fosse venuta fuori in seguito avrebbe creato un altro scandalo che non potevate permettervi!... Avreste giustificato allo stesso modo un comune mortale se fosse stato portato sulle prime pagine dei giornali per lo stesso percorso?
 
Da una vita sento ripetere che siamo tutti uguali davanti a Dio... sarà... ma quanto siamo trattati diversamente prima di arrivarci... dagli stessi che lo predicano... per gli altri!!!
Divorziati, separati, conviventi che saltano da un letto all'altro e che hanno figli sparsi un po' dappertutto... ricevono la comunione e vengono ricevuti in pompa magna, possono far da testimoni a matrimoni religiosi, fare i padrini o madrine a battesimi e cresime. Suicidati “onorati” con funerali di stato o quasi, morti con dignità grazie alla sedazione ed il non accanimento terapeutico ... qual'è la differenza che concede ad alcuni tutto ciò che ad altri viene solennemente negato? Il ceto sociale? La posizione economica? Ma se siamo tutti uguali... cosa cacchio ci raccontate?
 
Sono arrabbiata, sì lo sono... e tanto anche!

1 commento:

  1. mi hai letto nel pensiero cara Ernesta! concordo pienamente sull'ipocrisia imperante alla luce anche della "via crucis" che ha dovuto percorrere Englaro per esercitare un diritto...sotto il fuoco dei riflettori per mesi, calunniato,ingiuriato, accusato di volersi liberare di un impegno gravoso quale può esser stato l'accudimento della figlia..la determinazione di questo genitore sostenuta dall'amore per la figlia mi ha commosso nel più profondo, a lui non è bastato dire:"lasciatela andare alla casa del Padre"....

    RispondiElimina

Ti chiedo educazione e rispetto pur nella piena libertà di esprimere le tue opinioni riguardo al tema del mio post, evita il liguaggio offensivo.. anche verso chi sappiamo ;) Mi riservo di cancellare quei commenti che riportino termini o concetti volgari ed offensivi.. non è censura è solo una richiesta di rispetto.. per chiunque.
Grazie e benvenuto.
ernesta