Il Cardinal Martini è morto... ma ciò
che mi colpisce è il pensiero di quante altre persone oggi si sono
sentite dire NO alla richiesta di “non accanimento terapeutico” o
al “accompagnamento verso una dolce morte”, persone
che hanno familiari che stanno soffrendo senza più alcuna
speranza... che sono in attesa di essere “finalmente lasciati
andare”.
Perché la dignità di tanti uomini e donne non ha valore per la
chiesa mentre la stessa chiesa motiva e giustifica la richiesta del
Cardinale...
«ha
rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico»
«Martini era sedato da giovedì (...) e si è spento serenamente, nel sonno.
«Martini era sedato da giovedì (...) e si è spento serenamente, nel sonno.
Gli è stato concesso il non
accanimento motivandolo col fatto che...
«La sua posizione sull'accanimento
terapeutico era nota, ha scritto tanto in questi anni ed è quello
che ha rispettato»
Perché la posizione sull'accanimento
terapeutico di tanti comuni e sconosciuti cittadini pur essendo nota
scatena tanto dissenso “cattolico”?
Cosa faranno ora tutti coloro,
cittadini, politici, scrittori ecc ecc, che si sono accaniti contro
la stessa posizione della Englaro o di Welby? La giustificheranno o
scenderanno in piazza con interminabili fiaccolate, preghiere, canti
e striscioni inneggianti alla salvaguardia della vita?
Se esiste la coerenza avremmo già
dovuto sentirne parlare... invece... silenzio... è stata la scelta
di un cardinale... ed ancora prima di una Papa!
Quindi non si
discute... si accetta perché sacrosanta ed altamente morale!
Vogliamo sorvolare
sull'accanimento terapeutico? Va bene...passiamo al resto... come la
mettiamo sulla sedazione? Non è forse questo il classico
“accompagnamento verso una dolce morte?” Non è forse l'altra
faccia di quell'eutanasia che chiesa e cattolici negano in nome de
“la vita è sacra e solo Dio può toglierla”?
Piantatela di
raccontar panzane, di usare parole di giustificazione a quanto
accaduto solo perché si parla di un cardinale di spicco e magari
solo perché in questa fase storica e critica per la chiesa se fosse
venuta fuori in seguito avrebbe creato un altro scandalo che non
potevate permettervi!... Avreste giustificato allo stesso modo un
comune mortale se fosse stato portato sulle prime pagine dei giornali
per lo stesso percorso?
Da una vita sento
ripetere che siamo tutti uguali davanti a Dio... sarà... ma quanto
siamo trattati diversamente prima di arrivarci... dagli stessi che lo
predicano... per gli altri!!!
Divorziati,
separati, conviventi che saltano da un letto all'altro e che hanno
figli sparsi un po' dappertutto... ricevono la comunione e vengono
ricevuti in pompa magna, possono far da testimoni a matrimoni
religiosi, fare i padrini o madrine a battesimi e cresime. Suicidati
“onorati” con funerali di stato o quasi, morti con dignità grazie alla sedazione
ed il non accanimento terapeutico ... qual'è la differenza che
concede ad alcuni tutto ciò che ad altri viene solennemente negato?
Il ceto sociale? La posizione economica? Ma se siamo tutti uguali...
cosa cacchio ci raccontate?
Sono arrabbiata, sì
lo sono... e tanto anche!
mi hai letto nel pensiero cara Ernesta! concordo pienamente sull'ipocrisia imperante alla luce anche della "via crucis" che ha dovuto percorrere Englaro per esercitare un diritto...sotto il fuoco dei riflettori per mesi, calunniato,ingiuriato, accusato di volersi liberare di un impegno gravoso quale può esser stato l'accudimento della figlia..la determinazione di questo genitore sostenuta dall'amore per la figlia mi ha commosso nel più profondo, a lui non è bastato dire:"lasciatela andare alla casa del Padre"....
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