venerdì 7 settembre 2007

'A livella

L'immagine è del Pittore Bruno Benfenati

In questi giorni sono venuti a mancare Gigi Sabani e Luciano Pavarotti.

Due personaggi molto diversi tra loro: imitatore e presentatore di programmi televisivi caduto nel dimenticatoio dopo uno scandalo di qualche anno fa da cui uscì riconosciuto innocente l'uno, tenore lirico di fama mondiale l'altro.
Quando viene a mancare una persona, sia essa famosa o meno, lascia un gran vuoto nelle persone che l'amavano e rispettavano e così è anche per loro.

La cosa che però mi ha colpita in questo strano accostamento fatto da quello che chiamiamo destino, è che anche nella morte Gigi Sabani "è stato messo da parte", come dopo quello scandalo il mondo dello spettacolo ed i media non lo cercarono più, così nel suo ultimo momento è stato lasciato indietro, un po' nascosto, dimenticato da giornali, telegiornali e trasmissioni televisive varie, dopo la notizia di rito.
Sicuramente non erano "grandi" allo stesso modo, sicuramente non erano paragonabili a livello artistico ...ma erano due esseri umani....identici in quanto a dignità e rispetto loro dovuto.

Ma ciò a cui non pensa la vita lo raggiunge la morte
come ci ricorda Totò nella sua poesia 'A livella.
In questo momento loro non stanno discutendo su chi sia più grande o meno grande, insieme guardano la piccolezza del mondo e, a braccetto, Luciano canta arie stupende e Gigi lo imita di pari passo in amicizia.
Siamo noi che non dovremmo mai dimenticare che prima o poi tutto si livella.

12 commenti:

  1. Quando ho saputo della morte del grande Pavarotti non ho potuto fare a meno di pensare a mia madre, che se ne è andata a causa dello stesso suo male, ma era molto più giorvane.
    Mia madre adorava la lirica, forse ora potrà ascoltarla nuovamente.
    Ho pensato poi a Sabani, ed era ancor più giovane di mia madre. Messo in un angolo da tanto tempo dall'ipocrisia di chi ogni giorno entra nelle nostre case... la TV ... che spesso, premia ed esalta la stupidà e lo squallore umano.
    Amo credere che c'è un posto migliore di questo, nel frattempo ... Carpe diem!

    Mary

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  2. ma..ma..ma che sorprese sono queste?? è stupendo qui..dai dai preparami un bannerino di questo luogo incantato che lo metto sul mio sito.

    bacio mia cara amica.

    ..njara

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  3. ho letto ciò che hai scritto ernè e che dirti..ho avuto lo stesso pensiero tuo..si la notizia di sabani è passata subito ancor prima della morte di pavarotti in seconda linea e forse anche in terza linea..ma l'italia è questa..e purtroppo io ci vivo..no non mi sento ne voglio sentirmi italiana quando l'italia si comporta cosi.
    io non dico che siamo tutti uguali..lo so da me che ci sono differenze..ma sottolinearle in questo modo quando la morte ha avuto un unico abbraccio per tutti e due..bhè non mi sembra proprio il caso.

    ..njara

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  4. Mi trovavo al mercato e ho sentito un paio di persone che dicevano:
    " Andiamo ai funerali, ci saranno tanti vip, è un'occasione da non perdere".... il significato della parola "rispetto" che fine ha fatto???
    Non aggiungo altro .. non ho parole ...
    (Bello Ernesta il tuo blog, sei proprio in gamba)
    Un abbraccio
    Anna

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  5. Ernesta!!! Che bello il tuo blog!!!
    E' stata una bella sorpresa e se non ti spiace lo metterò tra i miei preferiti.
    E' verissimo ciò che dici, anche nella morte c'è stata diversità... Però , sono convinta che dove sono ora non ce ne sarà più... Forse la morte è l'unica cosa giusta nella vita...
    Un bacione
    Gabry

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  6. Mary- sono certa che sarà lì ad ascoltarlo felice, perché un posto migliore esiste sicuramente...
    ovunque esso sia e dove non esistono differenze.

    njara- hai ragione, per fortuna tra loro, al di là di quel confine che ognuno di noi varcherà, non ci sono differenze.

    Anna- mi è capitata più o meno la stessa cosa oggi, alcune amiche
    mi hanno chiesto se li avevo visti come se fosse stata la cosa più importante, che non si poteva perdere....
    Si dà sempre più importanza al fatto di "esserci" ed apparire che non a dare rispetto, quanto siamo piccoli...
    Grazie mi fa piacere che ti piaccia ^_^

    Gabriella- grazie, certo che puoi.
    Ne sono convinta anch'io anche se è brutto dover aspettare quel momento.
    Grazie a tutte
    ernesta

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  7. Ernesta che bella sorpresa!!!!! bello il tuo blog, e come Gabriella anch'io lo metto nei preferiti!!!!
    Per il resto sono d'accordo con tutte le altre che mi hanno preceduto... non saprei cos'altro aggiungere se non che il comportamento dei giornalisti mi ha disgustato, l'interesse principale è sempre vendere di più e fare più audience e Pavarotti ne faceva di più, ma dove esiste il rispetto della persona per quello che è e non per quello che ha rappresentato nel mondo dello spettacolo?

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  8. Ma sei tu quella centaura in moto?!?!!?
    La vignetta che dà il benvenuto al tuo sito è proprio simpatica ... come te!
    L'hai fatta tu?
    Buona giornata, infermiera ... e un grande abbraccio

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  9. Ciao Gianna grazie per avermi lasciato un saluto e per ciò che scrivi.
    E' vero, tutto serve a vendere e fare notizia ma se non comperassimo qui giornali e non guardassimo quei programmi....mia nonna era dell'opinione che un soldato da solo la guerra non la fa, che per litigare bisogna essere in due.
    Un abbraccio
    ernesta

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  10. Ciao Cinzia, ebbene sì taaanti anni e molti chili fa ^_^
    La vignetta l'ho elaborata utilizzando l'immagine della nonnetta in moto trovata su internet, io ho preparato il carrettino con i micetti e le scritte.
    Simpatico eh?? sembro proprio io ihihihihih!!
    bacio bacio

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  11. Se non sei più sulle scene...chi vuoi che ti ricordi. Del resto è passato tempo fa anche sotto silenzio la morte di Sergio Endrigo e forse potremo elencarne altri, ciao Giulia

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  12. ciao Giulia grazie per avermi lasciato un tuo commento.
    Ho conosciuto il tuo blog attraverso l'amica ericablogger e a volte mi sarebbe anche piaciuto commentere ma non ci sono mai riuscita...ogni tanto ci riprovo, magari sarò più fortunata :-)
    Concordo pienamente, l'elenco potrebbe essere veramente lungo.
    Sai qual'è la cosa che mi ha fatto piacere? L'aver scoperto proprio oggi che al funerale c'erano un centinaio di persone, ecco per quelle persone lui era importante, veramente importante...non erano lì per le telecamere ma c'erano per lui.
    Un saluto
    ernesta

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ernesta