sabato 11 agosto 2007

La memoria

Ho appena terminato di leggere un bellisimo post sul blog di un'amica (poi le chiederò se posso nominarla).
Mi ha fatto pensare...è vero, con il passare del tempo il ricordo di fatti accaduti si stempera, assume colori sbiaditi, può essere manipolato e presentato diversamente da come erano realmente.

Ma ci sono cose che non devono, non possono essere dimenticate....
Sono quei fatti accaduti più di sessant'anni fa qui in Italia ma non solo, fatti dei quali stiamo ormai perdendo la memoria storica di coloro che li hanno vissuti sulla propria pelle.
Cominciano a rimanere solo i ricordi della nostra generazione, figlia di quegli uomini e donne che hanno subito le atrocità di una guerra devastante, come tutte le guerre.
Sì, ci sono i libri, ma non saranno mai in grado di far sentire quel dolore, quella disperazione che c'è, è reale nei racconti di chi li ha vissuti.

Sono ricordi, verità che non devono, non possono andare perduti, devono continuare ad esistere per far capire, a chi oggi è giovane, che la guerra e tutto ciò che essa si trascina dietro non è la soluzione ai problemi.
Una cosa è sentir parlare di guerre vicine o lontane che siano, raccontate praticamente in diretta da giornali e tv, ed un conto è sentirne parlare da chi veramente l'ha vissuta e questo qualcuno è nostro padre, nostro nonno....
Non lasciamo morire questi ricordi.

3 commenti:

  1. Carissima, sono perfettamente d'accordo con te. Ti racconto un piccolo episodio che mi accadde un'estate di qualche anno fa.Ero in montagna in un microscopico paesino, un angolo di paradiso nel verde. Nel girare fra le viuzze vidi una lapide, pulita e conservata come se fosse stata messa ieri. Commemorava l'uccisione di alcune persone del paese da parte delle forze d'occupaziione, e l'ultima parte della scritta mi è rimasta impressa fino ad oggi: "in memoria delle vittime innocenti ed ad eterna vergogna di coloro che le uccisero, la cittadinanaza pose". Mi fece molto pensare questa scritta, e ci penso sempre quando sento parlare di eccidi. Il dialogo e la ricerca della pace suonano vuote se prima non si ascolta il dolore e la rabbia feroce di chi è sopravvissuto.
    Un bacio.

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  2. cara Ernesta metti pure il mio link
    purtroppo ciò che ho scritto e che tu hai commentato è quello che succede oggi
    chi ha combattuto per la libertà e per difenderci dalla dittatura, se ne è andato
    sono rimasti in pochissimi
    e come diceva Primo Levi, gli altri ritornano, ahimé!!!

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  3. Winnie: ciao sono cose che restano dentro, purtroppo non a chi avrebbe il potere di non farle accadere più.
    Un abbraccio

    Erica: grazie, l'ho fatto subito.

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Ti chiedo educazione e rispetto pur nella piena libertà di esprimere le tue opinioni riguardo al tema del mio post, evita il liguaggio offensivo.. anche verso chi sappiamo ;) Mi riservo di cancellare quei commenti che riportino termini o concetti volgari ed offensivi.. non è censura è solo una richiesta di rispetto.. per chiunque.
Grazie e benvenuto.
ernesta