sabato 26 giugno 2010

Italia dei Valori.. e se fosse così?

Sto continuando a pensare a ciò che sta accadendo in IDV, è tutto così assurdo.

È pur vero che gli gnocchi vengono a galla quando l’acqua bolle.. diciamo così per non usare un altro paragone, ma è davvero difficile crederci!
Mi domando come mi comporterei in una situazione simile tenendo conto che, in generale, non mi fido nemmeno di me stessa (anche se poi le mie tranvate me le sono comunque prese)
Decido di fondare un partito, un movimento o associazione che sia, penso di conoscere il mondo in cui andrò a collocarmi e so che c’è molto “gioco sporco”, voglio quindi salvaguardare questa mia “creatura”..
A questo scopo metto in atto tutte le strategie tutte le regole possibili per difenderla e difendermi ben sapendo che un passo falso fatto da me mi si ritorcerebbe contro moltiplicato per un milione.. perché condanno il malaffare radicato in quell’ambiente e dico a chiare lettere che dal mio partito questo modo di fare sarà tenuto fuori senza se e senza ma!
.. E fin qui non avrei fatto altro che ciò che è stato fatto da Di Pietro... almeno credo, questa è solo una mia lettura delle cose.
Visto da di fuori questo è degno di assoluto rispetto e condivisione, cosicché la gente, stanca di tanto appiattimento morale di bugie e disillusione da parte della classe politica, ha dato e continua a dare fiducia al partito che fa battaglie per ristabilire i diritti calpestati da una maggioranza ripiegata su se stessa e ligia solo ai propri interessi ed a quelli degli amici.
Visto da di dentro.. è come essere dentro una stanza con le pareti di vetro: permette di vedere fuori ma impedisce agli altri di vedere ciò effettivamente accade all’interno.. ti accorgi che è un altro mondo.. che le cose sono un po’ diverse.. che tutta quella pulizia è per buona parte solo nelle parole e nelle regole scritte sui regolamenti.
Bhè.. detta così.. sto forse dando credito a tutto ciò che in questi giorni si legge su giornali e tv? Bho??
So per certo di aver vissuto la parte riguardante la mancanza di democrazia la mancanza di chiarezza , so di aver vissuto il silenzio dei nostri “superiori” finalizzato a tenerci all’oscuro di come stavano realmente le cose ed a protrarre le cose per loro “tornaconto”, so di aver accettato-subito imposizioni che mi andavano abbastanza strette, so che a livello territorio il sostegno economico ricevuto era praticamente inesistente per le esigenze di un partito.. queste sono le cose che io ho visto e vissuto per le altre le conosco solo perché mi sono state raccontate da altri che le hanno vissute in prima persona.

Torniamo all’inizio di questo mio scritto.. se ammettiamo che sia andata così è anche pensabile che a molti non sia andata giù una tale “blindatura” .. a chi piacerebbe vivere con un marito una moglie o dei genitori assolutamente avari che non ti concedono nemmeno una bibita in piena estate ed assolutamente accentratori di poteri che non permettono di discutere? Credo proprio a nessuno!
Se tutto è stato fatto per salvaguardare il partito e metterlo al riparo da attacchi e sprechi indiscriminati non è così condannabile. Come ho detto.. io stessa avrei agito così.. perché se sono solo io a gestire il tutto nessuno può rovinare ciò che ho creato.. certo è che poi le responsabilità sono solo mie e di ciò sono cosciente di risponderne in prima persona. . non piacerà a molti.. forse a nessuno.. ma.. è l’unico modo che vedo per tenere sotto controllo la situazione che potrebbe altrimenti rovinarsi.
Da qui la ribellione sacrosanta da parte di chi è entrato in un partito, “paladino dei diritti e della trasparenza”, per condivisione degli ideali espressi e che si sente tradito dal fatto di non averne trovata se non lieve traccia ed il portare a conoscenza del grande pubblico ciò che accadeva e continua ad accadere. Da qui la rivolta di chi quegli ideali li aveva solo di facciata e si sente tradito dalla non divisione della torta!

.. ma.. ed ecco il ma.. quello che sto leggendo ed ascoltando ultimamente fa quasi pensare a qualcosa di scientemente calcolato e finalizzato a chissaché di personalistico.. ora, io faccio davvero fatica a crederci.. vorrebbe dire che Di Pietro un giorno si è messo a tavolino e ha “deciso” questa strategia, da solo o con pochi altri, finalizzandola ad un suo personale tornaconto; non lo conosco, non ho mai avuto modo di passare del tempo a sentirlo parlare se non in forma ufficiale.. ma.. davvero.. non riesco a crederci.. non riesco a prenderlo in cosiderazione!
Con questo, sul resto e su ciò che in prima persona ho vissuto, continuo a pensarla esattamente allo stesso modo e mi dimetterei di nuovo.. nulla è cambiato.. ma questa visione che ne esce ultimamente cozza, secondo me, con ogni ragione ragionevole.. scusate il gioco di parole.
Non è forse pensabile e possibile che questa creatura così cercata e voluta gli sia sfuggita di mano nella forsennata ricerca di soluzioni che portassero più in fretta al raggiungimento degli scopi prefissati?.. MANDARE A CASA I CORROTTI, MANDARE A CASA CHI CI STA TRASCINANDO OLTRE IL FONDO DEL BARILE!
A volte le soluzioni sembrano valide ma sono le peggiori.. soprattutto quando non ci si fida.. quando non si ascolta nessuno.. in questo modo sarebbero anche spiegabili le decisioni delle tante candidature improponibili fatte magari nella convinzione di di dare un segnale di apertura ai “ravvedimenti”.. Ci può stare.. tutto ci può stare..
Certo è che la verità la sa solo Di Pietro.. e farebbe bene a spiegarla, non con le carte dei tribunali e dei notai.. sappiamo bene quanti e quali cavilli esistono per rimanere nella legalità piena anche se sul filo del rasoio.. non siamo così ingenui e sprovveduti.

Dovrebbe spiegarlo scendendo a terra.. e parlando la lingua che ha sempre parlato.. IL DIPIETRESE.. quella lingua che ben si capiva, non quella filtrata dai ghirigori dei discorsi studiati perché così è così si deve.
Dovrebbe farlo ripulendo il partito da quelle tante persone che nulla hanno a che fare con le finalità del partito e lo stanno portando in una direzione che non piace all’elettorato... sarà anche vero che per 50 che se ne sono andati ce ne sono 149.950 che rimangono e altri 100 che arriveranno.. non dovrebbe forse contare più la qualità della quantità?!
Dovrebbe tenere in maggior conto le migliaia di persone che si fidano di lui.
La posta in gioco è troppo alta per mandare tutto alle ortiche.
Nella vita si possono e si devono spesso fare passi indietro ed abbassare la testa chiedendo scusa.. nessuno è indenne da errori.. solo uno pensa che di errori non ne fa, non ne ha fatti e non ne farà mai.. ma quella è un’altra storia quello è Berlusconi e di uno ne basta e avanza!

Se potessi.. vorrei dirgli: Antonio faccio davvero fatica a credere che tu sia quello che dipingono, fammi capire se è davvero così, spiegami senza stare arroccato sul piedistallo della trasparenza che al momento è alquanto opaca.. perché se fosse vero.. non sarebbe un partito ma un’associazione a delinquere e sarei io la prima a condannarti!

1 commento:

  1. cara Ernesta se purtroppo anche lui finisce come tutti gli altri e con un partito corrotto non penso proprio che i 50 che se ne sono andati saranno sostituiti da altri 100
    certo che è sconcertante scoprire che sono proprio tutti uguali , alla ricerca dei propri interessi personali , ahimè !!!!
    un caro saluto erica

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ernesta