martedì 3 febbraio 2009

A mani giunte..



Questa notte Eluana Englaro ha intrapreso il viaggio che la porterà alla conclusione della sua vita, conclusione che attende da diciassette anni.

Sono tanti anni, anni vissuti in attesa di lasciare questo mondo che non vuole lasciarla andare.

Su "La Stampa.it" ho trovato una parte dell'intervista rilasciata dal dott. Amato De Monte che l'ha accompagnata, parole che non posso che condividere... io, che per me stessa, da sempre chiedo le stesse cose: lasciatemi andare, se non mi sarà possibile dichiararlo da sola fatelo voi per me sapendo che questa è la mia decisione!

Parla il primario che attuerà la sentenza per l’interruzione dell’alimentazione ad Eluana
UDINE«Sono profondamente devastato come uomo, come padre, come medico e come cittadino»: sono le parole di Amato De Monte, primario del primo reparto di anestesia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, che la scorsa notte ha accompagnato Eluana Englaro nel viaggio da Lecco a Udine e che guiderà l’equipe disponibile ad attuare la sentenza per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione della donna. «Tutto questo - ha detto De Monte in un’intervista esclusiva al TGR del Friuli Venezia Giulia, di cui è stata diffusa un’anticipazione - passa nettamente in secondo piano davanti al dolore della famiglia Englaro». «Io penso - ha aggiunto De Monte - che tutta la società civile dovrebbe fare un grosso ripensamento su questa tematica e soprattutto sullo scollamento che su questo problema esiste tra il sentire sociale e la posizione della politica e della Chiesa». Parlando del viaggio della notte scorsa De Monte racconta di aver toccato «con mano la grossa diversità che c’è fra il vissuto che abbiamo avuto tutti, quindi l’opinione pubblica, di questa ragazza che ci è stata sempre presentata nel fiore della giovinezza e - ha sottolineato - trovarmi, invece, davanti, a una persona che è completamente diversa dall’immaginario che penso ognuno di noi si era creato di questa ragazza». «Questa - ha precisato De Monte - sarà la mia prima, unica e ultima intervista che rilascio sull’argomento e penso di potermi fare portavoce anche della famiglia Englaro nel reclamare assolutamente la più totale privacy in questo dolorosissimo momento».

Non sono credente, o perlomeno non lo sono secondo i canoni che mi hanno inculcato fin da bambina, seguo un mio modo di pensare basato sul rispetto e non prego ma in questo momento mi torna alla mente la preghiera forse più importante per chi crede:


Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi
il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo
ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen

Ciao Eluana... forse da oggi...finalmente libera.

ernesta

7 commenti:

  1. Assolutamente no Ernesta, mi dispiace, ma non sono d'accordo. Chi, oltre Dio ha la facoltà di decidere sulla vita altrui, CHI?????? Ci sono genitori che farebbero qualsiasi cosa pur di poter vedere i propri figli, anche se diventati vegetali. Ma mi chiedo: perchè il Signor Englaro allora non ha fatto staccare le macchine alla figlia, subito dopo l'incidente? Forse perchè sperava in un "miracolo"???? O forse perchè sperava che la figlia si fosse ripresa? Così è UCCIDERE IL SANGUE DEL PROPRIO SANGUE

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  2. ciao Dany se ci pensi.. in modi diversi tutte e due parliamo d'amore, di quell'amore che darebbe la sua stessa vita per l'altro.
    Pur non essendo io credente so che, per chi lo è, hai assolutamente ragione tu quando dici " chi oltre Dio ha la facoltà di decidere sulla vita altrui?" non a caso ho citato il Padre Nostro.
    Come può l'uomo sostituirsi al Suo volere decidendo di far proseguire una vita, che altrimenti sarebbe finita, artificialmente ed in quali ed a quali condizioni?...perché è di questo che stiamo parlando.. dice la verità il dott. De Monte quando dice: "---di questa ragazza che ci è stata sempre presentata nel fiore della giovinezza e trovarmi, invece, davanti, a una persona che è completamente diversa dall’immaginario---".
    Quante volte ho sentito genitori piangere e pregare perchè finalmente arrivasse la fine.. dovrebbe essere possibile far vedere anche le altre foto...quelle di oggi quelle dove non si riconosce quasi più la persona amata ma soprattutto quelle della devastazione fisica... che strazia il cuore anche di chi giorno per giorno li assiste, per rendersi veramente conto che anche questo è amore. .non omicidio!
    Nel momento in cui Eluana ebbe l'incidente il padre come ogni padre non accettò l'accaduto e fece di tutto per dare una speranza alla figlia e a se stesso... poi il tempo passa, la bellissima figlia giorno dopo giorno si spegne anche fisicamente... arriva a non avere più nulla di quella vecchia immagine del giorno prima dell'incidente ed è lì che subentra L'AMORE quell'amore per cui serve coraggio.. il coraggio di lasciarla andare, il coraggio di rinunciare a lei a ciò che è rimasto di lei.
    Non è facile, non è così semplice, dietro quella decisione c'è dolore.. tanto, c'è la disperazione della consapevolezza di aver fatto la scelta sbagliata e di non aver seguito il desiderio di quella figlia tanto amata.. no non è facile.
    Quell'uomo NON sta uccidendo il sangue del proprio sangue, le sta dando la vita una seconda volta amandola come e più di quando la vide per la prima volta.
    Non c'è meno amore in questo rispetto a chi accompagna un figlio o un genitore o chiunque si ami nel suo percorso verso una fine anche se dolorosa, anche se straziante ma che si vede.
    Questo è il mio sentire queste situazioni, atroci per chi le vive, che dovrebbero rimanere nel privato non essere usate a sproposito per fare titoloni di giornali e servizi televisivi che non portano a nulla!
    Dovrebbero portare il nostro Stato Laico a permetterci la vera libertà di scegliere con un testamento biologico... e non sto parlando di eutanasia che è ben altra cosa ma di non accanimento terapeutico.
    Sono stata lunghissima ma quanto tempo in più servirebbe per dialogare su questo argomento, non basterebbero le pagine di un libro.. non per convincere chi la pensa diversamente ma per vedere l'altra faccia della medaglia.
    Un saluto, ernesta

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  3. Potrei essere anche d'accordo con te su qualcosa Ernesta; infatti trovo quasi assurdo, fuori luogo il fatto di aver reso pubblico questa drammatica storia, ma rimane sempre il fatto che ciò che ha dichiarato il Sig. Englaro, per il fatto di un desiderio espresso dalla figlia in vita, potrebbe essere benissimo stata una frase buttata li; chi ti dice che dopo 17 anni Eluana pensi ancora così? Ti assicuro che quando noi genitori, 6 anni fa, ci siamo trovati di fronte al fatto di dover rianimare una figlia, che era ormai alla fine del suo breve percorso della sua vita, abbiamo detto NO, perchè sarebbe stato un prolungare un'agonia senza avere nessun'altro risultato; LEI CI AVREBBE LASCIATO COMUNQUE. E comunque la seconda vita una seconda volta no, non ha questo potere suo padre; la natura stessa decide, chi è più grande di noi decide. Nessuno ci dirà mai se Eluana in tutti questi anni ha provato dolore, sentito qualcosa, fatto stà che per merito di non sò chi, o semplicemente solo delle macchine, ELUANA E' ANCORA VIVA E NON LO SARA' PIU' SOSPENDENDO IDRATAZIONE E ALIMENTAZIONE.
    Forza Eluana, il mio angelo ti aspetta!!!!
    DANIELA

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  4. Purtroppo nessuno può sapere se Eluana in tutti questi anni possa aver elaborato un pensiero diverso...se mai ha avuto un pensiero...se ha sofferto o provato dolore ma se è così..possiamo pensare che voglia continuare? Noi vorremmo continuare?
    La vostra dolorosa esperienza e la decisione che avete dovuto prendere è stata sicuramente sofferta terribile ma l'avete fatta per amore e con amore, continuo a ripetere questa parola perché questo è il sentimento che deve muovere tali decisioni: un estremo incondizionato amore senza il quale nessuna decisione è possibile.
    Il padre non ha assolutamente questo potere è vero, ma decidere di lasciarla andare è, secondo me, ridarle la vita quella vita che le è stato impedito di concludere 17 anni fa.
    Un saluto, ernesta

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  5. Allora perchè ha aspettato tutto questo tempo per prendere questa decisione, come fa ora dopo diciassette anni dire basta, in fondo sua figlia è vissuta grazie a quella idratazione e alimentazione che ha avuto sino ad ora. Nutro un grande dolore dentro il mio cuore, soffro tanto quanto ho soffrendo perderdo mia figlia che aveva soltanto 31 mesi

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  6. E senti una cosa che non c'entra con questo argomento. mi suggerisci per favore come inserire una canzone anche nel mio blog? grazie e scusa per lo sfogo su eluana
    Notte
    DANIELA

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  7. Sicuramente è stata una decisione maturata nel tempo, sono situazioni difficili da gestire e la mente di ognuno di noi reagisce in modo diverso davanti al dolore della perdita di una persona cara.
    Conta molto, in quei momenti, anche la vicinanza delle persone a cui affidi la tua speranza, contano molto le parole dei medici che possono pensarla in un modo o in un altro... sono una miriade di pensieri che si affollano nella mente.
    Tu hai vissuto quei terribili momenti di decisione ed ancora oggi li stai rivivendo forti e dolorosi come allora, sono certa che li stia vivendo anche quel padre moltiplicati per tanti anni.
    Forse bisogna partire dalla domanda: ma veramente è "vissuta" tutti questi anni, non è forse vero invece che è stato nutrito amato seguito con dedizione solo un "involucro" (so che sembra fredda e cinica questa parola) perché la vera Eluana non c'è mai più stata da quel giorno? Forse è partendo da qui che si arriva a poter accettare questa tristissima storia.
    Mi dispiace tantissimo per la tua bimba e non devi scusarti assolutamente per quello che chiami sfogo e se ti andrà di farlo ancora il mio indirizzo mail è lì in alto ^_^
    Un saluto, ernesta

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ernesta