giovedì 11 ottobre 2007

La maleducazione e la Cresima


Non mi è mai capitato di sentire una notizia così...o almeno non la ricordo.
A Finale Emilia il viceparroco, Don Roberto Montecchi, avrebbe deciso di rimandare a Dicembre la celebrazione della Cresima per 62 ragazzi prevista per domenica 14 ottobre. Motivo?
I ragazzi sono troppo maleducati per ricevere il Sacramento della Cresima, facendo così arrabbiare molti genitori. :-?
Avrebbe spiegato: " Ho riscontrato nei ragazzi la indisponibilità a riflettere sulla necessaria preparazione per ricevere la grazia Sacramentale.
Non ho nessuna voglia di entrare nel merito della questione, se lo ha fatto avrà sicuramente avuto i suoi buoni e validi motivi, spero solo che non torni o debba tornare sui suoi passi per salvaguardare i maggiori interessi di un florido mercato che gira intorno a tutte le cerimonie: bomboniere, banchetti, abbigliamento, regali.
Questa notizia mi porta a pensare che prima o poi qualcuno doveva muoversi, la maleducazione è diventata ormai la norma e non solo tra i ragazzi.
Si è spalmata in tutti gli ambienti, in tutti i ceti sociali e a tutte le età.

Quasi più nessuno si scusa se ti dà uno spintone o ti pesta un piede, quasi più nessuno in un locale pubblico, un ambulatorio, sui mezzi pubblici si alza per lasciare il posto ad una persona anziana o ad una donna in cinta, senza parlare delle rispostacce che ci prendiamo se chi sta dietro uno sportello si è alzato male ed abbiamo sbagliato a compilare un modulo o chiediamo maggiori spiegazioni.
Forse sarebbe necessario ripartire dal basso, fin da quando si è bimbi, spiegare e far capire loro che esistono delle regole e che vanno rispettate ma soprattutto dando il buon esempio. Come può un bimbo comportarsi diversamente quando in macchina con papà o mamma li sente sbraitare contro chi hanno davanti e intorno urlando parolacce e quant'altro, quando vede che i genitori non si alzano per dare il posto a chi è in difficoltà e peggio ancora non fanno alzare il bimbo che è comodamente seduto spiegandogli perché è giusto farlo, quando li sente mandarsi a quel paese reciprocamente.
Questo percorso parte dalla famiglia e dovrebbe poi proseguire negli ambienti che il bimbo frequenta: l'asilo, la scuola, l'oratorio, il campo sportivo e via dicendo.

Forse, se si ricominciasse a percorrere questa strada, tra qualche anno avremmo una generazione più educata, e rispettosa degli altri e della loro libertà.
E' vero che i ragazzi non sono tutti così, sarei disfattista se lo pensassi, ma mi piacerebbe che ce ne fossero di più..molti di più.
E non mi si venga a dire che oggi c'è poco tempo per vivere la famiglia, se il tempo che si vive insieme è vuoto di contenuti non è colpa della società...è solo colpa nostra che facciamo prima ad accendere il televisore e perderci in immagini e parole che nemmeno vediamo o sentiamo, piuttosto di parlare ed ascoltare i nostri bimbi...piccoli o grandi che siano e chi ci vive accanto.

7 commenti:

  1. cara marbe hai detto tutto quello che avrei voluto dire io
    quel sacerdote ha fatto decisamente bene a sospendere ciò che viene fatto solo perchè è di moda
    la maleducazione impera ormai
    ci sono solo diritti e mai doveri e tutti ritengono di avere sempre ragione
    un minimo di riflessione e di pausa anche nei riti ormai fasulli di cerimonie sacre non può che fare bene
    auguro a quel sacerdote di riuscire a tener duro perchè non sarà di certo facile con certi genitori in giro !!!!
    un kiss erica

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  2. Ciao Marbe,
    io da toscanaccia è bene che dica poco o nulla... Ma è anche vero che c'è il tempo e il luogo per "sfogarsi" e di sicuro, un luogo adatto, non è la chiesa. Che cosa manca? Il codice. Cioè in un certo posto ci sono cose che vanno bene, ma che magari non vanno bene in un altro. Se io entro in un cantiere e un operaio si tira una martellata, non mi aspetto certo che dica una giaculatoria, ma se sono, mettiamo, sull'autobus, mi aspetto al più un urlo fantozziano. E' questa monotonia che appiattisce tutto che è veramente pericolosa! Il fatto poi che una scarica di sntioni faccia ridere o meno, non autorizza ad usarla in ogni luogo. Un tempo, il linguaggio era un elemento forte di distinzione fra classi sociali. Oggi, difendersi dalla maleducazione espone al ridicolo. O peggio. Come è capitato a me che sono stata quasi malmenata.
    Sic.

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  3. Ciao marbe,
    arrivo da te attraverso il blog di Erica.
    Condivido in pieno ciò che hai scritto sull'ultimo post.
    Mi prendo un po' di tempo per approfondire la lettura del tuo blog.
    Un caro saluto.
    Anna

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  4. Hai ragione in pieno, condivido. Il tuo blog mi sembra bello, Ciao, giulia

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  5. Ciao infermiera!
    Hai perfettamente ragione ... e, citando le parole di una mia amica fiorentica (che è anche la mia seconda mamma :o) ... così ama definirsi):
    "La mamma dell'ignoranza è sempre incinta ... e l'educazione è morta bambina"!
    Non aggiungo altro ...
    Buona giornata
    e un abbraccio grande grande ...

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  6. Condivido il tuo pensiero, spero tanto anch'io che il sacerdote non ceda. Pensare che sono anche aumentati gli anni di preparazione per la Comunione e per la Cresima, ma a quanto pare serve poco.
    Mary

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  7. Grazie, grazie a tutte voi.
    Le vostre parole i vostri punti di vista mi fanno capire che non sto vedendo lucciole per lanterne e mi auguro con tutto il cuore che per una volta, cento, mille volte la madre dell'ignoranza abortisca sempre più spesso e che finalmente la bambina Educazione possa diventare sempre più spesso una bellissima nonna.
    Di nuovo grazie a tutte voi.

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