... non voglio fare politica, non mi
interessa la politica, se si parla di politica io non ci vengo, io di
politica non ne capisco niente! Frasi di questo tipo fanno parte del
vocabolario di tante persone ma soprattutto di quello delle donne.Perché? perché noi donne vogliamo
starne fuori, quando siamo le prime ad applicare la politica, lo
facciamo in ogni momento, da quando ci alziamo a quando andiamo a
dormire.
Ho trovato questa definizione della
parola “politica”
POLITICA: la
politica è quell’attività umana, che si esplica in una
collettività, il cui fine ultimo – da attuarsi mediante la
conquista e il mantenimento del potere – è incidere sulla
distribuzione delle risorse materiali e immateriali.
Pensiamoci un attimo... questa
definizione non fa pensare alla gestione di una famiglia?
“fare” politica non è da
tutti... è vero... ma è altrettanto vero che questo vale anche per gli uomini...
“fare” politica non è solo
tenere discorsi o conferenze su grandi temi, non è candidarsi alle
elezioni, o sedere in Parlamento o in un consiglio comunale;
"fare"
politica è pensare, cercare soluzioni, metterle in pratica... e non
è quello che facciamo tutti i giorni noi donne? e allora perché non
parlarne, perché ci nascondiamo, perché non diciamo e facciamo
sentire il nostro pensiero ed agiamo in questo senso anche al di fuori della cerchia
ristretta della famiglia e degli amici.
Proviamo a guardare dentro una
famiglia... chi fa quadrare il bilancio, chi gestisce il lavoro
l'istruzione la cultura, la salute, il sociale, le regole... la
donna, spesso senza l'autonomia di gestione del portafoglio... e
guai se sgarra... ne va della stabilità della famiglia-stato al
completo!
In ogni famiglia esiste un Presidente un sindaco... ma il
Presidente del Consiglio, il ministro di tutti i ministeri
l'Assessore con tutte le deleghe è una donna... è la Donna.
Dobbiamo uscire dal buco, dalle quattro mura di casa, dobbiamo
“fare” politica cominciando a dire quel che pensiamo si possa fare mettendolo in pratica.
Sento donne che con tanta semplicità
esprimono idee proposte, hanno visioni diverse su come si potrebbero
affrontare determinati problemi... non hanno soluzioni definitive...
questo no ma sicuramente punti di vista che potrebbero essere
sviluppati... ma se questi ragionamenti continuiamo a farli tra di noi
rimangono lì... fermi...
Perché rifiutiamo di entrare in un
gruppo se questo si occuperà “anche” di politica... chi ha detto che
dobbiamo affrontare “solo” temi che siano al di fuori della
politica pubblica, potremo fare e dire stupidaggini ma di questo non
abbiamo l'esclusiva e lo vediamo per come vanno le cose.
In politica, quella che vediamo, le
donne sono poche ma nella vita di tutti i giorni TUTTE possiamo dare
il nostro contributo, senza distinzione di classe sociale nazionalità e tipo di studi... elaborando progetti, sostenendo quelle donne
che si sentono pronte e preparate ad affrontare in prima persona LA
POLITICA, quella dei discorsi dei convegni delle elezioni e delle
istituzioni dedicandovi il loro tempo ed impegno. Per una
donna che entra nella stanza dei bottoni centinaia di altre possono
sostenerla con le loro proposte. Non mi ritengo preparata ad
affrontare la cosiddetta stanza dei bottoni ma posso lavorare insieme
a tante altre ed essere d'aiuto a quelle donne che hanno le capacità
la grinta e la voglia di farlo.
Di esempi al femminile che abbiano
ricoperto ruoli istituzionali importanti a dir la verità non ne
abbiamo molti soprattutto non negli ultimi anni ma donne veramente
preparate ce ne sono tantissime e sconosciute che se giustamente
motivate se ostenute potrebbero farcela ma non potranno mai fare passi
avanti nella politica finché le decisioni saranno appannaggio degli
uomini politici. Cominciamo anche noi a parlare e fare politica, ne
siamo capaci non continuiamo a nascondiamoci dietro frasi fatte...
dimostriamo cosa realmente siamo in grado di fare, se iniziamo subito
prepareremo le nostre figlie e nipoti a non temere più la POLITICA e
ad essere le protagoniste del proprio futuro.
Forza... rimbocchiamoci le maniche ed
affrontiamo anche quei discorsi che ci ostiniamo a definire tanto
lontani da noi e che sono invece parte dominante della nostra vita quotidiana.
Immaginate solo per un attimo qualche giorno di sciopero... VERO... di TUTTE le donne... operaie, casalinghe, professioniste... al secondo giorno saremmo nel caos.
Immaginate ora un terzo di quelle stesse donne che si impegnino occupandosi di politica!
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