Velo sì o velo no?
Posta così è una domanda quanto meno
faziosa e sicuramente stupida!
A chi commenta nei vari blog, pagine fb
ecc. e non lo vuole appellandosi alla legge chiedo...
Che facciamo? Lo togliamo anche a tutte
le suore ed alle bis-bisnonnine del nostro centro sud e isole che
ancora lo portano?
A chi si appella alla legge dicendo che
le leggi vanno rispettate se no... "vadano a casa loro"
chiedo...
Che facciamo? Dove mandiamo tutti
quegli italiani che guidano da schifo, vanno a velocità folli dove i
limiti andrebbero rispettati, parcheggiano in seconda terza fila o
rendono le strade a doppio senso, di fatto, a senso unico
alternato... a Soncino, per esempio, basta uscire di casa per
verificare! E tutti quelli che girano per le strade con berretti
calzati fin sugli occhi...
Dove... se a casa loro ci sono già?
Migliaia di commenti per dire no al
velo ma soprattutto per ribadire il rispetto delle leggi... delle
nostre leggi... solo quando a non rispettarle sono gli altri...
meglio ancora se “gli altri” sono stranieri?
Quanta ipocrisia...
Nella ex Jugoslavia ho visto italiani
rispettare limiti di velocità di 40 km/h per decine di km.
Li ho visti in Svizzera, in Germania,
in Austria... mettere diligentemente in tasca carte di caramelle,
pacchetti vuoti di sigarette, mozziconi ben spenti o spostarsi di
qualche metro per buttare tali rifiuti nei cestini perché... “se
noi andiamo nei loro paesi le regole le rispettiamo”
Li ho visti in Grecia indossare
pantaloni lunghi e magliette accollate ed a mezza manica, prima di
entrare nelle chiese perché... “se noi andiamo nei loro paesi le
regole le rispettiamo”
Ma porca miseria... se sei in grado di
rispettarle a casa degli altri... perché non lo fai anche a casa
tua?
Semplice, a casa degli altri sai che se
sbagli paghi... spesso anche con l'arresto...
mentre a casa tua... “ma
chissenefrega, tanto chi vuoi che mi controlli?”
Hai mai pensato che “lo straniero”
che vede te comportarsi male e non rispettare le leggi possa prendere
le tue brutte abitudini?
Ecco, prova a vivere dando il buon
esempio a casa tua e poi, forse, potrai pretendere che anche gli
altri rispettino le regole e le leggi italiane!
In ogni caso... io NON sono contro il
velo purché questo NON copra il viso... per motivi di sicurezza e
perché abbiamo leggi ben precise CHE VIETANO ANCHE A NOI, di girare
in luoghi pubblici a viso coperto!
Ps: anche il Burqini, costume disegnato dalla stilista australiana di origine libanese Ahiida Zanetti, non è vietato visto che è prodotto con gli stessi tessuti usati per i costumi "occidentali" e lascia scoperto il viso .
Come posso descrivere qualche cosa che ancora non conosco? Mi piacerebbe che diventasse un blog vario...con tutti i colori, i profumi ed i sentimenti della vita.
Benvenuti
martedì 24 novembre 2015
sabato 30 maggio 2015
Incombenze pre elettorali... PROMESSE DA MANTENERE
Correva l'anno (2003?) quando iniziarono i lavori di restauro delle antiche mura venete sul lato nord, dal piccolo torrione lungo il Naviglio fino al ponte di Porta S. Martino.
Fino a quel momento l'erba nei campi sotto le mura veniva regolarmente tagliata, lasciata essiccare al sole ed in seguito portata via e la coltivazione di un orto pulito e curato tenuto da una arzilla signora faceva il resto... purtroppo... l'inizio di quei lavori segnò l'avvio del totale abbandono da parte dell'amministrazione comunale della manutenzione di quei terreni dal ponte del Naviglio al Torrione dei cani.
Piano piano ma inesorabilmente erbacce e piante la fecero da padrone e grossi toponi scorrazzarono indisturbati fino a salire, a volte, sulla sommità delle mura.
07/02/2013
2008
Poi, finalmente, tagliarono l'erba ma rimase lì per così tanto tempo che servì da concime per il nuovo bosco erboso... e...
2012
....crebbero le piante... grandi belle sane e rigogliose...
Nel 2012 però, un cittadino volenteroso decise che qualche bel fiore era sicuramente meglio dello schifo lasciato dalla nostra amministrazione e così iniziò a ripulire la sponda sovrastante la vasca (quella della foto qui sopra) e con pazienza e fatica ottenne uno spazio bello... colorato... ben curato, degno del titolo di cui ci fregiamo, di "Borgo più bello d'Italia".
Quella piccola chicca in mezzo a tanto degrado attirò l'attenzione dei turisti che, compiaciuti, scattarono foto.
Quella piccola chicca in mezzo a tanto degrado attirò l'attenzione dei turisti che, compiaciuti, scattarono foto.
All'improvviso il mese di maggio 2015 mise in moto un gran fermento, come un fulmine a ciel sereno... qualcosa cambiò!
Arrivò una grossa ruspa che di lena iniziò a scorticare quei terreni ricchi di erbacce... eliminò i folti alberi cresciuti negli anni lasciando al loro posto... un'autostrada... mai vista una pulizia così in vent'anni!
E non dico vent'anni tanto per dire... visto che risiedo a Soncino dal 1994!
2015
La campagna elettorale si può fare in tanti modi... promettendo mari e monti ben sapendo che in caso di vittoria non saprai mantenere, o denigrando l'avversario... perché oggi funziona così e vince chi più degli altri ne sa far uso, o ancora... col cuore l'umiltà la correttezza... che però in questo mondo sono caratteristiche che troppo spesso, elettoralmente parlando, non pagano.
Ma detto tra noi... confido che Soncino sfati queste ultime parole!
Ma tornando a Soncino, mi auguro che dal prossimo mese di giugno chi avrà in mano le chiavi e le sorti di Soncino per i prossimi 5 anni...
Si ricordi tra le tante altre cose importanti
- che anche il tratto nord, sopra e sotto le antiche mura, da Porta San Martino a Porta Borgo Mattina fa parte del patrimonio storico di Soncino visitato da tanti turisti...
- che è lì in bella vista a far da cartolina di benvenuto a chiunque passi sulla "vecchia circonvallazione"...
- che non esistono solo le mura, sopra e sotto, a nord-ovest o a sud...
- che anche i cittadini residenti in via Bastioni Baradello pagano le tasse...
Si ricordino stampandolo a fuoco tra le cose da tenere in primo piano sull'agenda che...
qualsiasi forma e colore abbia il simbolo con cui sono stati eletti...
Il SINDACO È e dovrà essere IL SINDACO DI TUTTI I CITTADINI!
ANCHE DI CHI HA VOTATO ALTRI!
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mercoledì 13 maggio 2015
Centri di accoglienza e Cibo buttato
http://www.ilgiornale.it/news/politica/pasti-buttati-dagli-immigrati-grillina-non-digeriscono-pasta-1040006.html?mobile_detect=false
Ma chi sono gli
imbecilli che sovrintendono agli appalti ed alla preparazione del
cibo?
Non è un albergo o un ristorante dove non sai chi arriva, nei centri di accoglienza si conosce il numero
delle persone, se ne conoscono necessità ed abitudini alimentari
in riferimento alle limitazioni date dalla loro religione e dalle consuetudini alimentari...
Quanto
costerebbe preparare pasti adeguati alternativi alla pasta col ragù?
Quanto costa il cibo
preparato e buttato e... quanto costa rimediare... o li lasciano a
digiuno... seguendo il motto... o mangi sta minestra o salti dalla finestra
come ho letto in tanti commenti?
Non servono lauree altisonanti per fare quattro conti... basterebbe una casalinga con le palle per far cambiare le cose e farle filare come si deve... chi meglio di lei... che riesce a mettere insieme il pranzo con la cena con 1 euro in tasca!
Mi indigno, mi
arrabbio per il cibo buttato quando ci sono persone alla fame ma ... mi
indigno e mi arrabbio ancora e molto di più nel vedere che non si fa
nulla per rimediare!!
Lo Stato... NOI... ci
perdiamo sicuramente ma... CHI CI GUADAGNA????
PERCHÉ È SICURO....
CHE QUALCUNO CI STIA LUCRANDO!!!!!!!!
Però ve la prendete sempre con sta povera gente... sono altri i colpevoli!!!
Non
conosco la normativa su questi appalti, mi baso quindi su quanto
riportato da Il Giornale ed attribuito alla deputata Marialucia Lorefice:
"(...) non è la
sottoscritta ad affermare che lo Stato italiano è chiamato ad
adeguarsi alle esigenze degli ospiti dei Cspa, ma che questo è
previsto nel capitolato speciale d’appalto, nel quale è scritto
testualmente che "dovranno essere rispettati tutti i vincoli
costituiti dalle regole alimentari dettate dalle diverse scelte
religiose". (...)
Ma... se le cose stanno così... ha davvero così torto a farsi, e fare, delle domande? Certo servirebbe conoscere, per un'informazione più completa, anche molti altri dati che però nemmeno lei ci da.
Saranno davvero gli
immigrati a buttare il cibo nei cassonetti o saranno gli addetti
perché viene rifiutato o perché ordinato "in più?" Sento già una marea di commenti... non fa
differenza... è sempre cibo buttato...
E NO CARI MIEI... la
differenza c'è ed è pesante ed è MENEFREGHISMO!!!!
Siamo davvero
sicuri che NOI mangeremmo qualsiasi cosa?...
Ma per favore... ci
saranno anche buonisti incalliti ma gli ipocriti sono sicuramente
moooooolti di più.
Qualcuno in un commento sul giornale ha scritto:
"Evidentemente non hanno fame e allora si mangino le
cavallette, gli scorpioni e le formiche come a casa loro!"
Ecco,
se a casa loro di norma mangiano queste cose (?) VOI... le mangereste
se vi trovaste nella stessa situazione a casa loro?
Troppo facile dire di sì con
la pancia piena... oltre a tutto il resto!
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mercoledì 25 marzo 2015
Metti una bicicletta a tre ruote....
Soncino è conosciuto per la sua Rocca Sforzesca, le antiche mura venete che lo circondano totalmente, le
sue belle chiese, è il luogo dove è nato l'artista Piero Manzoni,
dove è stata stampata la prima Bibbia Ebraica completa, il paesello
dove nacque Santa Elisabetta Cerioli, dove visse per tre anni in un
convento Marianna de Leyva conosciuta come
monaca di Monza, dove morì il tiranno Ezzelino III da Romano...
insomma... una storia importante per un piccolo borgo medievale che
richiama ogni anno migliaia di turisti e scolaresche che ne rimangono
affascinati ma...
Come si conviene ad una antica città le vie sono strette, d'altronde sono nate per pedoni cavalli e carretti ma i tempi sono cambiati, le auto ormai la fanno da padrone anche nel Borgo.
Già non è agevole muoversi a piedi grazie a marciapiedi stretti usati dalle auto, strade molto trascurate, buche, tombini infossati a causa delle riasfaltature che ogni volta alzano il livello stradale di qualche centimetro ma... provate a farlo in bicicletta... le cose non cambiano... perché ai già tanti disagi si aggiungono gli automobilisti che ti sorpassano sfiorandoti l'orlo delle sottane invadendo i marciapiedi segnalati solo da striscia bianca o che aprono le portiere senza alcuna attenzione dopo aver parcheggiato anche in seconda fila... bhè... lo so, qui non c'entra l'incuria... è maleducazione è mancanza di rispetto delle regole da parte di chi, seduto su una quattro ruote, fa quel che gli pare, è colpa di chi chiude un occhio o anche due e si gira dall'altra parte.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che all'interno del Borgo le strade a doppio senso divengono a “senso unico alternato” grazie alle tante auto parcheggiate giorno e notte su un lato della strada... salvo eccezioni... Bastioni Baradello ad esempio... essendo più larga... si percorre solo stando in mezzo ovviamente anche qui a “senso unico alternato obbligato” perché le auto sono parcheggiate su ambo i lati e se si ha la sfortuna di incrociare un'altra auto tutto è rimandato alla “cortesia” di quella che fa marcia indietro!
In tutto questo scempio... mettiamoci un triciclo (il mio)... una carrozzina per disabili, una mamma con il passeggino ed avremo il quadro completo della vivibilità motoria a Soncino!
Non è un bel quadro vero?
Sì, lo so, non è una grossa novità... siamo in buona compagnia con tanti altri paesi e città in tutta Italia ma questo non mi consola né mi fa sentire meglio... qui ci vivo 365 giorni l'anno, ci pago le tasse, non ci vengo per turismo mordi e fuggi.
E sì... logico no? I trattori devono avere l'accesso protetto nelle tra quattro volte all'anno che attraversano la ciclabile.
Ciclabile su via Brescia (pedonale? Strada di arroccamento? BHÒ?)... decantata come necessaria utile e sicura... porta alla strada di accesso di un ristorante per poi proseguire con un'ampia curva ed un bellissima discesa fino a... un fosso al di là del quale c'è il parcheggio di una discoteca! Di cartelli che segnalino “strada chiusa” non se ne parla... in compenso alla fine della discesa e prima del fosso hanno messo un paio di panettoni di cemento così ti schianti su quelli anziché nel fosso come già accaduto.
La cosa che fa ridere dal piangere? Secondo il CdS il ciclista É OBBLIGATO ad usare la ciclabile, dove presente, se no viene multato!
AMARA CONCLUSIONE: aver dovuto comperare un triciclo per continuare a muovermi... e ritrovarmi a dover rivedere in toto i percorsi evitando le strade a rischio (troppe e tutte all'interno del centro storico)... per poterlo fare! LARGAMENTE LIMITANTE!!!!
Ognuno di noi ha diritti e doveri... sarebbe ora che anche i diritti di pedoni, ciclisti e persone con difficoltà motoria venissero rispettati e fatti rispettare...
Al momento, una parte della mia "città" sembra essere così... insieme a carrozzine per disabili e passeggini con bimbi a bordo.
Come si conviene ad una antica città le vie sono strette, d'altronde sono nate per pedoni cavalli e carretti ma i tempi sono cambiati, le auto ormai la fanno da padrone anche nel Borgo.
Già non è agevole muoversi a piedi grazie a marciapiedi stretti usati dalle auto, strade molto trascurate, buche, tombini infossati a causa delle riasfaltature che ogni volta alzano il livello stradale di qualche centimetro ma... provate a farlo in bicicletta... le cose non cambiano... perché ai già tanti disagi si aggiungono gli automobilisti che ti sorpassano sfiorandoti l'orlo delle sottane invadendo i marciapiedi segnalati solo da striscia bianca o che aprono le portiere senza alcuna attenzione dopo aver parcheggiato anche in seconda fila... bhè... lo so, qui non c'entra l'incuria... è maleducazione è mancanza di rispetto delle regole da parte di chi, seduto su una quattro ruote, fa quel che gli pare, è colpa di chi chiude un occhio o anche due e si gira dall'altra parte.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che all'interno del Borgo le strade a doppio senso divengono a “senso unico alternato” grazie alle tante auto parcheggiate giorno e notte su un lato della strada... salvo eccezioni... Bastioni Baradello ad esempio... essendo più larga... si percorre solo stando in mezzo ovviamente anche qui a “senso unico alternato obbligato” perché le auto sono parcheggiate su ambo i lati e se si ha la sfortuna di incrociare un'altra auto tutto è rimandato alla “cortesia” di quella che fa marcia indietro!
In tutto questo scempio... mettiamoci un triciclo (il mio)... una carrozzina per disabili, una mamma con il passeggino ed avremo il quadro completo della vivibilità motoria a Soncino!
Non è un bel quadro vero?
Sì, lo so, non è una grossa novità... siamo in buona compagnia con tanti altri paesi e città in tutta Italia ma questo non mi consola né mi fa sentire meglio... qui ci vivo 365 giorni l'anno, ci pago le tasse, non ci vengo per turismo mordi e fuggi.
Qualche giorno fa mi sono trovata su una di queste strade a “senso unico alternato
obbligato” col mio triciclo ed un furgone che proveniva in senso contrario al mio...
e mò? Che si fa? Di spazio per infilarmi tra un'auto e l'altra non
ce n'era e l'autista pretendeva che gli lasciassi lo spazio per
passare... ma dove cavolo potevo andare? La retro marcia non ce l'ho,
avrei dovuto scendere e andare indietro manovrando il mezzo fin quasi alla fine della strada o girarmi e rinunciare a quel percorso per arrivare a casa.
Bastava che “lui” innestasse la retro per
una decina di metri e non ci sarebbero stati problemi... ma... per
una bicicletta? Non sia mai che gli caschi il pisello a farlo! Avrei
voluto chiamare i vigili ma non avevo il numero... a proposito...
devo ricordarmi di memorizzarlo sul telefono... tanto so che prima o
poi mi ricapiterà alla guida del triciclo o della macchina, sono
anni che succede ma adesso basta.
Ma non avete le ciclabili? NO, non le
abbiamo! Ad onor del vero, all'interno del centro storico sarebbe
assurdo pretenderle... non sono fattibili ma anche all''esterno la
situazione è penosa.
Ciclo pedonale su via Cremona,
decantata dall'amministrazione comunale come percorso protetto per
chi si reca al supermercato sito fuori dal centro abitato... peccato
che nessuno la usi per quello scopo perché è scomoda da raggiungere
ed allunga di molto il tragitto... è difficoltosa per una bicicletta
anche senza borse della spesa attaccate al manubrio ed inaccessibile
per un triciclo a causa dei tanti archetti (secondo me barriere
architettoniche) che la interrompono per gli accessi ai campi...
sì ai campi! E sì... logico no? I trattori devono avere l'accesso protetto nelle tra quattro volte all'anno che attraversano la ciclabile.
Ciclabile su via Brescia (pedonale? Strada di arroccamento? BHÒ?)... decantata come necessaria utile e sicura... porta alla strada di accesso di un ristorante per poi proseguire con un'ampia curva ed un bellissima discesa fino a... un fosso al di là del quale c'è il parcheggio di una discoteca! Di cartelli che segnalino “strada chiusa” non se ne parla... in compenso alla fine della discesa e prima del fosso hanno messo un paio di panettoni di cemento così ti schianti su quelli anziché nel fosso come già accaduto.
La cosa che fa ridere dal piangere? Secondo il CdS il ciclista É OBBLIGATO ad usare la ciclabile, dove presente, se no viene multato!
AMARA CONCLUSIONE: aver dovuto comperare un triciclo per continuare a muovermi... e ritrovarmi a dover rivedere in toto i percorsi evitando le strade a rischio (troppe e tutte all'interno del centro storico)... per poterlo fare! LARGAMENTE LIMITANTE!!!!
Ognuno di noi ha diritti e doveri... sarebbe ora che anche i diritti di pedoni, ciclisti e persone con difficoltà motoria venissero rispettati e fatti rispettare...
Al momento, una parte della mia "città" sembra essere così... insieme a carrozzine per disabili e passeggini con bimbi a bordo.
mercoledì 4 marzo 2015
Ex Filanda di Soncino... ci risiamo...
... e anche quest'anno a ridosso della serata organizzata da Donne per Soncino per domenica 8 marzo, la sala Ciminiera usata durante il carnevale, martedì 17 febbraio... a tutt'oggi... !!! mercoledì 4 marzo!!!... mostra ancora i segni della festa... coriandoli, macchie appiccicose sul pavimento.. non ho controllato davanzali e vetri perché era buio ma se ripenso a come erano ridotti l'anno scorso...
Ci sono ancora alcuni "pezzi di arredamento" accatastati, un banco mescita con appoggiata sopra una scatola piena di bottiglie (liquori?), un pallet, un bidoncino (della birra?)... Purtroppo non avevo con me la macchina fotografica!!!!
Non sono bastati 15 giorni per liberare e ripulire una SALA PUBBLICA per consentire ad altri di poterla usare "dignitosamente?"
E non importa se la sala sia stata concessa a pagamento o ad uso gratuito... andava riconsegnata pronta per essere usata da altri entro e non oltre 24/48 ore.
Lo scorso anno Donne per Soncino si sono sostituite al pubblico-privato ripulendo pavimenti e vetri prima di poterla usare... quest'anno... bhè... quest'anno non sarà così, anche perché qualcuno ha pensato bene di far predisporre già tutte le sedie... pensava forse che ci sarebbero stati i tappeti a coprire le magagne?... O pensavano che il rosso delle sedie avrebbe confuso la vista? Bene... sappia che non è così!
Mi vergogno a dovere ricevere la cittadinanza in una SALA PUBBLICA non ripulita dopo l'uso di altri... ma cosa dovrei fare se chi dovrebbe non fa e nemmeno ascolta e rimedia... diteglielo un po' voi cittadini che come me pagate le tasse e la manutenzione della Filanda... io l'ho già fatto l'anno scorso e lo rifarò quest'anno... in un certo senso glielo sto già anticipando ora!
Abbiamo usato in più occasioni le SALE PUBBLICHE lasciandole in alcune occasioni, meglio di come le avevamo trovate... in occasione dell'8 marzo 2014 era anche colorata dai fiori di carta posti sui davanzali.
Per chi avesse la memoria corta o non sapesse dove cercare ecco qui ciò che scrissi esattamente un anno fa...
https://www.facebook.com/groups/Donne.Soncino/permalink/557619537679146/
Ah... per inciso... la proposta che feci l'anno scorso....
"A questo punto faccio una sensata proposta al (ai) privato (i):
visto che noi Donne per Soncino abbiamo provveduto a fare una parte del lavoro di vostra spettanza e visto che da tempo ci siamo rese conto che tavoli e panche della sala ristoro avrebbero bisogno di una buona e sacrosanta manutenzione... viti e dadi dei sostegni ben fissati ecc ecc...
perché, a breve (molto a breve) non provvedete voi???
Sarebbe un accettabile scambio con noi e la cittadinanza.... o no???"
NON È MAI STATA PRESA IN CONSIDERAZIONE E SE OGGI ALCUNI DI QUEI TAVOLI E PANCHE NON BALLANO PIÙ ... GUARDA COME DONDOLO... È PERCHÉ, ANCORA UNA VOLTA, DONNE PER SONCINO HA PROVVEDUTO...
Ci sono ancora alcuni "pezzi di arredamento" accatastati, un banco mescita con appoggiata sopra una scatola piena di bottiglie (liquori?), un pallet, un bidoncino (della birra?)... Purtroppo non avevo con me la macchina fotografica!!!!
Non sono bastati 15 giorni per liberare e ripulire una SALA PUBBLICA per consentire ad altri di poterla usare "dignitosamente?"
E non importa se la sala sia stata concessa a pagamento o ad uso gratuito... andava riconsegnata pronta per essere usata da altri entro e non oltre 24/48 ore.
Lo scorso anno Donne per Soncino si sono sostituite al pubblico-privato ripulendo pavimenti e vetri prima di poterla usare... quest'anno... bhè... quest'anno non sarà così, anche perché qualcuno ha pensato bene di far predisporre già tutte le sedie... pensava forse che ci sarebbero stati i tappeti a coprire le magagne?... O pensavano che il rosso delle sedie avrebbe confuso la vista? Bene... sappia che non è così!
Mi vergogno a dovere ricevere la cittadinanza in una SALA PUBBLICA non ripulita dopo l'uso di altri... ma cosa dovrei fare se chi dovrebbe non fa e nemmeno ascolta e rimedia... diteglielo un po' voi cittadini che come me pagate le tasse e la manutenzione della Filanda... io l'ho già fatto l'anno scorso e lo rifarò quest'anno... in un certo senso glielo sto già anticipando ora!
Abbiamo usato in più occasioni le SALE PUBBLICHE lasciandole in alcune occasioni, meglio di come le avevamo trovate... in occasione dell'8 marzo 2014 era anche colorata dai fiori di carta posti sui davanzali.
Per chi avesse la memoria corta o non sapesse dove cercare ecco qui ciò che scrissi esattamente un anno fa...
https://www.facebook.com/groups/Donne.Soncino/permalink/557619537679146/
... come trovammo la Sala della Ciminiera....
... e come la lasciammo....
Ah... per inciso... la proposta che feci l'anno scorso....
"A questo punto faccio una sensata proposta al (ai) privato (i):
visto che noi Donne per Soncino abbiamo provveduto a fare una parte del lavoro di vostra spettanza e visto che da tempo ci siamo rese conto che tavoli e panche della sala ristoro avrebbero bisogno di una buona e sacrosanta manutenzione... viti e dadi dei sostegni ben fissati ecc ecc...
perché, a breve (molto a breve) non provvedete voi???
Sarebbe un accettabile scambio con noi e la cittadinanza.... o no???"
NON È MAI STATA PRESA IN CONSIDERAZIONE E SE OGGI ALCUNI DI QUEI TAVOLI E PANCHE NON BALLANO PIÙ ... GUARDA COME DONDOLO... È PERCHÉ, ANCORA UNA VOLTA, DONNE PER SONCINO HA PROVVEDUTO...
VERGOGNA!!!!!!!
martedì 24 febbraio 2015
Le avventure con la cargo-tir
Fin da bambina la mia vita è stata
accompagnata dalle due ruote... le moto del mio papà, le moto, le
moto, le moto...
Non ho ricordi di una piccola Ernesta su una bicicletta con o senza le rotelline... non a caso la prima foto mi ritrae a 9 mesi tutta sola su una Lambretta....
Ricordo bene le scottature procurate dal tubo di scarico della moto di papà alla quale mi avvicinavo affascinata e sulla quale non perdevo occasione di salire; il primo motorino guidato... quello della mamma; la prima moto da cross guidata... di mio fratello più piccolo con la quale finii sul cofano di una macchina; la prima moto vera che guidai... il Gilera 300 di papà con il quale... senza patente, con legato in testa il foulard (come usavano tutte le donne su una moto) ed usando solo la prima e seconda marcia feci il giro del lago di Como; la prima moto veramente mia e di nessun altro... una Guzzi V50 alla quale ne seguirono diverse altre, indimenticabile il bassotto con le ruote da 16” Guzzi T5 850, fino ad arrivare all'ultima... una Triumph Legend TT 900.
No, decisamente... nei miei ricordi non c'è una bicicletta anche se sicuramente c'è stata visto che sapevo usarla.
La prima bicicletta arrivò stabilmente a far compagnia alle moto verso i 36 anni e da allora mi ha accompagnata nelle “passeggiate” intorno a Trescore Cremasco e, una volta trasferita a Soncino lungo la ciclabile delle città murate, i sentieri del fiume Oglio ed in giro... qui e là per la campagna soncinese fino quando dopo innumerevoli ed (allora) inspiegabili cadute ho iniziato ad aver paura ed usandola sempre meno... e sempre più spesso a mano... come sostegno e “porta spesa”.
Poi la folgorazione... in un negozio di biciclette vidi la Atala Cargo... un grande cestino tra le due ruote posteriori... e pensai... con quella... di certo non cado più!
Passa il tempo e le domande si susseguono... dove la mettiamo?... qui no, là no, lì nemmeno... è ingombrante... come fai a portarla dentro come faccio a portarla fuori... le strade strette di Soncino sono un problema... non ci sono ciclabili... non puoi parcheggiare sui marciapiedi... uffaaaaa quanti problemi per una bicicletta...
Finalmente dopo un anno e tanti dubbi e discussioni... torno libera ed indipendente negli spostamenti spesa-commissioni varie.
Ma... come si suol dire... non dire quattro se non l'hai nel sacco...
Al momento del ritiro con la programmazione di tornare a casa pedalando per i 5 km che separano Orzinuovi da Soncino... niente di che, lo avevo già fatto diverse volte in bicicletta... la sorpresa... non so guidare una bicicletta a tre ruote!!!!
Come????
Dopo le dovute regolazioni di sella e manubrio, l'applicazione di un bel cestino anteriore... delle luci... che in contrasto con il codice della strada... sono un optional... ma di questo ne parliamo un'altra volta, esco dal negozio, salgo sulla mia cargo... e parto... sì... per la tangente... nel senso che lo sconosciuto mezzo a tre ruote va dove gli pare... da tutte le parti tranne dove voglio io... ci provo e riprovo mettendo a rischio le auto parcheggiate... tranquilli non ne ho urtata una... certo che i miei polpacci invece... qualche livido ce l'hanno... sì... perché se cercate di mettere giù i piedi mentre siete in movimento... le ruote posteriori centreranno proprio quelli tentando di togliervi le scarpe!
Pensando che ci fosse qualcosa di allentato... che so... il manubrio la sella... altro, torno nel negozio e spiego cosa è successo.
Niente di allentato o fuori posto mi spiegano... è il normale comportamento di una bicicletta a tre ruote a cui ci si deve abituare... come sarebbe a dire... normale comportamento?
So andare in bicicletta... ed anche in moto se è per questo... e non mi è mai successo che volendo andare a sinistra lei andasse a destra o viceversa, che cercassi di evitare una buca.... e lei andasse proprio da quella parte, di schivare un'auto parcheggiata... e lei ne puntasse proprio il paraurti...
Sì Sì... ridete... anche qualcun altro lo ha fatto (marito) ha però dovuto ricredersi dopo averla provata... in strada e non con il pensiero... è difficile... bisogna... si deve...
E così sono qui... dopo tutti i programmi fatti fino a venerdì scorso: spese, commissioni, giretti vari, ricominciare il martedì e giovedì sera a camminare (io pedalerò) con le donne... ad aspettare che smetta di piovere per fare pratica di triciclo-guida prima di avventurarmi sulle strade di Soncino.
Ciò nonostante rifarei questa scelta, perché credo che la cosa più importante rimanga la libertà di movimento...
Compatibilmente con tutti gli ostacoli che incontrerò... marciapiedi stretti, buche-voragini, auto parcheggiate ovunque, pedoni irritati (mi hanno già detto “quella non è una bicicletta... è un tir”), automobilisti distratti che aprono le portiere senza guardare dietro... c'è di buono che dopo l'impatto almeno non cadrò e loro si ritroveranno con un bozzo sulla portiera, spazi riservati alle biciclette... inesistenti, ciclabili inaccessibili a causa di archetti che mettono in difficoltà anche una due ruote o con una pendenza assurda e terminanti in fossi!
Di questo però ne riparlerò in futuro... quando inizierò a frequentare le strade... zitta non sto di certo... lo sapete no?
Ve la presento... lei è la mia cargo-tir... spero presto in uso...
Non ho ricordi di una piccola Ernesta su una bicicletta con o senza le rotelline... non a caso la prima foto mi ritrae a 9 mesi tutta sola su una Lambretta....
Ricordo bene le scottature procurate dal tubo di scarico della moto di papà alla quale mi avvicinavo affascinata e sulla quale non perdevo occasione di salire; il primo motorino guidato... quello della mamma; la prima moto da cross guidata... di mio fratello più piccolo con la quale finii sul cofano di una macchina; la prima moto vera che guidai... il Gilera 300 di papà con il quale... senza patente, con legato in testa il foulard (come usavano tutte le donne su una moto) ed usando solo la prima e seconda marcia feci il giro del lago di Como; la prima moto veramente mia e di nessun altro... una Guzzi V50 alla quale ne seguirono diverse altre, indimenticabile il bassotto con le ruote da 16” Guzzi T5 850, fino ad arrivare all'ultima... una Triumph Legend TT 900.
No, decisamente... nei miei ricordi non c'è una bicicletta anche se sicuramente c'è stata visto che sapevo usarla.
La prima bicicletta arrivò stabilmente a far compagnia alle moto verso i 36 anni e da allora mi ha accompagnata nelle “passeggiate” intorno a Trescore Cremasco e, una volta trasferita a Soncino lungo la ciclabile delle città murate, i sentieri del fiume Oglio ed in giro... qui e là per la campagna soncinese fino quando dopo innumerevoli ed (allora) inspiegabili cadute ho iniziato ad aver paura ed usandola sempre meno... e sempre più spesso a mano... come sostegno e “porta spesa”.
Poi la folgorazione... in un negozio di biciclette vidi la Atala Cargo... un grande cestino tra le due ruote posteriori... e pensai... con quella... di certo non cado più!
Passa il tempo e le domande si susseguono... dove la mettiamo?... qui no, là no, lì nemmeno... è ingombrante... come fai a portarla dentro come faccio a portarla fuori... le strade strette di Soncino sono un problema... non ci sono ciclabili... non puoi parcheggiare sui marciapiedi... uffaaaaa quanti problemi per una bicicletta...
Finalmente dopo un anno e tanti dubbi e discussioni... torno libera ed indipendente negli spostamenti spesa-commissioni varie.
Ma... come si suol dire... non dire quattro se non l'hai nel sacco...
Al momento del ritiro con la programmazione di tornare a casa pedalando per i 5 km che separano Orzinuovi da Soncino... niente di che, lo avevo già fatto diverse volte in bicicletta... la sorpresa... non so guidare una bicicletta a tre ruote!!!!
Come????
Dopo le dovute regolazioni di sella e manubrio, l'applicazione di un bel cestino anteriore... delle luci... che in contrasto con il codice della strada... sono un optional... ma di questo ne parliamo un'altra volta, esco dal negozio, salgo sulla mia cargo... e parto... sì... per la tangente... nel senso che lo sconosciuto mezzo a tre ruote va dove gli pare... da tutte le parti tranne dove voglio io... ci provo e riprovo mettendo a rischio le auto parcheggiate... tranquilli non ne ho urtata una... certo che i miei polpacci invece... qualche livido ce l'hanno... sì... perché se cercate di mettere giù i piedi mentre siete in movimento... le ruote posteriori centreranno proprio quelli tentando di togliervi le scarpe!
Pensando che ci fosse qualcosa di allentato... che so... il manubrio la sella... altro, torno nel negozio e spiego cosa è successo.
Niente di allentato o fuori posto mi spiegano... è il normale comportamento di una bicicletta a tre ruote a cui ci si deve abituare... come sarebbe a dire... normale comportamento?
So andare in bicicletta... ed anche in moto se è per questo... e non mi è mai successo che volendo andare a sinistra lei andasse a destra o viceversa, che cercassi di evitare una buca.... e lei andasse proprio da quella parte, di schivare un'auto parcheggiata... e lei ne puntasse proprio il paraurti...
Sì Sì... ridete... anche qualcun altro lo ha fatto (marito) ha però dovuto ricredersi dopo averla provata... in strada e non con il pensiero... è difficile... bisogna... si deve...
E così sono qui... dopo tutti i programmi fatti fino a venerdì scorso: spese, commissioni, giretti vari, ricominciare il martedì e giovedì sera a camminare (io pedalerò) con le donne... ad aspettare che smetta di piovere per fare pratica di triciclo-guida prima di avventurarmi sulle strade di Soncino.
Ciò nonostante rifarei questa scelta, perché credo che la cosa più importante rimanga la libertà di movimento...
Compatibilmente con tutti gli ostacoli che incontrerò... marciapiedi stretti, buche-voragini, auto parcheggiate ovunque, pedoni irritati (mi hanno già detto “quella non è una bicicletta... è un tir”), automobilisti distratti che aprono le portiere senza guardare dietro... c'è di buono che dopo l'impatto almeno non cadrò e loro si ritroveranno con un bozzo sulla portiera, spazi riservati alle biciclette... inesistenti, ciclabili inaccessibili a causa di archetti che mettono in difficoltà anche una due ruote o con una pendenza assurda e terminanti in fossi!
Di questo però ne riparlerò in futuro... quando inizierò a frequentare le strade... zitta non sto di certo... lo sapete no?
Ve la presento... lei è la mia cargo-tir... spero presto in uso...
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