mercoledì 31 marzo 2010

NOTIZIE E ASTENSIONE

Anche oggi le prime pagine dei giornali riportano in grande risalto il dato dell' astensione al voto, si parla del dieci percento come fosse quella la notizia.. Ben il 35,67% degli italiani aventi diritto al voto, domenica e lunedì ha fatto altro!

Accidenti.. ci sarà un motivo se sempre più italiani non vogliono più votare! Premetto che per me l’astensione non è una forma di protesta, la sento unicamente come rassegnazione passiva.. secondo me si deve andare a votare.. sempre e comunque, dopodiché esprimere il proprio dissenso annullando la scheda in modo inequivocabile, immaginate se 14.609.160 italiani, uno più uno meno, avessero protestato uscendo di casa per andare a non votare annullando la scheda elettorale! Ci rendiamo conto di quanti sono?
Diciamo che se tutti i residenti di Piemonte – Lombardia - Abruzzo - provincia di Cremona al completo (dati http://www.comuni-italiani.it/03/) più qualche altro grosso comune, annullasse la scheda elettorale farebbe un effetto diverso? Potremmo e potrebbero ancora dire che chi ci governa rappresenta la maggioranza degli italiani? Non è forse vero che di fatto rappresentano solo la maggioranza relativa degli italiani? E allora finiamola di riempirci la bocca di voler a tutti i costi assoggettare anche chi non è d’accordo e lo esprime in modo chiaro! LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI NON VUOLE QUESTA MAGGIORANZA così come, all’interno di questa fetta una, altrettanto grande parte non ne può più né degli uni né degli altri!


Andare a votare è un diritto-dovere sancito dalla Costituzione e non possiamo continuare a lamentarci se poi, noi per primi, non usiamo gli strumenti che abbiamo a disposizione per farci sentire.. cosa facciamo? Aspettiamo che ci tolgano anche questo diritto perché tanto non lo usiamo? Perché invece di andare a votare andiamo al mare o ce ne stiamo comodamente in poltrona a seguire in tv ciò che esce dalle urne o perché è solo un rompimento di scatole doverlo fare? Eccheccavolo.. milioni di italiani sono morti e si sono battuti perché noi oggi si possa esprimere liberamente il nostro pensiero e consegnare la gestione della nostra famiglia Italia, per cinque anni, a persone di cui ci dovremmo fidare!
Si sente continuamente parlare di disaffezione al voto come se fosse una situazione normale.. ma qui ormai è disaffezione per ogni cosa.. del rispetto delle regole della persona delle istituzioni del lavoro della malattia della scuola.. dovrei scrivere per giorni per elencarle tutte, dov’è finita l’educazione civica? Dov’è finito il senso di Nazione.. di unità al di là del credo e di come ognuno la pensa, siamo diventati opportunisti individualisti arrivisti fino allo stremo.. sì lo so non è per tutti così.. per fortuna ci sono ancora milioni di persone che non la pensano così e si danno da fare ogni giorno con grande impegno e fatica per compensare tutto il resto.. ma per quanto tempo ancora ce la faranno?

Non si può tornare indietro.. ma sicuramente si può fare un passo indietro per farne poi due in avanti.. questo sì!

lunedì 29 marzo 2010

PREMIO BONTÀ, CONOSCETE A CREMONA QUALCUNO CHE LO MERITI?

..e dopo il mio sfogo una bella iniziativa:

La FONDAZIONE CITTA’ DI CREMONA, in ottemperanza alle volontà testamentarie dell’Ing. LUIGI BARBIERI e della moglie Signora ANNETTA CANNETTA, conferisce ogni anno, il
PREMIO DI BONTA’ “ATTILIO BARBIERI”

secondo i criteri dettati dai testatori e dal vigente Regolamento, per onorare la memoria del figlio Attilio, caduto eroicamente il 26 Aprile 1945 in Piazza San Luca a Cremona.
L’ENTITA’ DEL PREMIO PER L’ANNO 2010 E’ FISSATA IN € 5.000,00.
Il Consiglio di Amministrazione si rivolge pertanto a tutti i cittadini, con l’invito a voler segnalare per l’edizione 2010 persone che abbiano compiuto nell’ultimo biennio in Cremona o Provincia, atti di bontà, di abnegazione e d’amore verso il prossimo con le modalità indicate di seguito:
- ENTRO IL 10 APRILE 2010, per iscritto alla Segreteria della Fondazione Città di Cremona - Piazza Giovanni XXIII n. 1 - TEL. 0372/421011 0372/421011 - FAX 0372/421016 – E-mail: segreteria@fondazionecr.it, dovranno pervenire le segnalazioni nelle quali si dovrà avere cura di indicare la descrizione breve del fatto o dei fatti, data e luogo e possibilmente i nomi ed indirizzi di persone od Enti che possono confermare la veridicità dei fatti segnalati.
La segnalazione dovrà indicare:
- nome, cognome, età, professione ed indirizzo della persona che ha compiuto l’atto di bontà;
- nome, cognome ed indirizzo del segnalatore.
Non disponendo di tali dati, basterà una semplice segnalazione accompagnata però dagli elementi essenziali utili all’indagine.
Non si terrà conto delle domande di sussidio, delle autosegnalazioni e delle segnalazioni già oggetto di altri analoghi riconoscimenti.
Il premio di bontà, la cui entità dipende dal numero delle segnalazioni meritevoli, verrà erogato nell’anniversario della morte di Attilio Barbieri.
Cremona, lì 25 febbraio 2010


IL PRESIDENTE
Dott. Umberto Lonardi


http://www.fondazionecr.it/home.htm

sabato 27 marzo 2010

LA FINE DI UN SOGNO o forse no...

Dopo parecchio tempo eccomi di nuovo qui ma oggi ho una grande delusione nel cuore.. tanta amarezza per qualcosa in cui ho creduto fermamente e che è finito male. Un'avventura politica iniziata due anni fa con tanta speranza di fare qualcosa di buono, ci scherzavo.. dicevo "adesso scendo io in campo".. e l'ho fatto, mi sono rimboccata le maniche.. ho racccolto firme, litigato, parlato con tante persone, partecipato a congressi convegni conferenze stampa ed a manifestazioni con bandiere e striscioni, sono anche stata candidata alle elezioni provinciali.. e poi? Non dico altro lascio qui la lettera che ho scritto, più per me stessa che per gli altri, la notte in cui tutto è veramente finito.

18 marzo 2010
Oggi è una bruttissima giornata, è la conclusione di un percorso che mi ha portato a una decisione molto sofferta.
Dopo poco meno di due anni di militanza nel Direttivo Provinciale di Cremona mi sono dimessa.. quattro componenti su cinque lo hanno fatto ma è di come mi sento io che voglio parlare e non dei motivi o delle situazioni.
Mi sono avvicinata alla politica, all’Italia dei Valori, perché volevo, dovevo fare qualcosa, perché mi rendevo conto che non era possibile continuare così, perché da sola non avevo le forze necessarie se non quelle di mettercela tutta contestando abusi e soprusi senza avere la forza propositiva per farli terminare o anche solo diminuire, perché condivideva con me ciò che io racchiudo in una sola parola: RISPETTO! e non il contrario.
A molti potrà sembrare la stessa cosa ma per me non lo è.
Dicendo che IDV condivideva con me vuol dire che quegli stessi Valori li ho già di miei e che più e meglio di altri, mi poteva aiutare nel portarli avanti con più forza sicuramente con più incisività, insieme si poteva arrivare a ottenere ciò che da sola non potevo nemmeno pensare di fare.
Ho dato le dimissioni credendoci fino in fondo e lo rifarei.. ma allora perché sto così male.. perché mi sento uno straccio; è inutile che ci giro intorno.. sono così perché ho fallito; quello che sto vivendo, al di là delle forti motivazioni che mi hanno portata alle dimissioni, altro non è che un fallimento! Un fallimento mio personale, il fallimento di un progetto, finalizzato a “fare qualcosa” è andato miseramente in fumo.
Ieri sera durante la riunione con iscritti e simpatizzanti ai quali avremmo spiegato il motivo di una decisione così violenta, ho capito che non avevo fatto tutto il possibile, non avevo cercato tutte le strade o almeno non ho avuto la capacità di vederle, di cercare un’alleanza che, forse, ci avrebbe aiutati ad aprire un’altra porta.. una più costruttiva.
Ieri sera un uomo di qualche anno più grande dei miei 58 e con problemi di salute è comunque arrivato alla riunione, ha ascoltato i nostri discorsi, annuiva o dissentiva in silenzio, molto attento a ciò che dicevamo anche se ci sono stati momenti di vera tensione e scontro tra noi del coordinamento.
A un certo punto ha chiesto la parola, si è alzato in piedi e ci ha detto che aveva ascoltato con attenzione quanto era accaduto le nostre argomentazioni e spiegazioni, lui era un elettore di Italia dei Valori perché credeva fermamente che si dovesse fare qualcosa, si dovesse combattere ciò che sta accadendo al nostro paese e, che nonostante i suoi problemi fisici, era lì a sostenere noi come suo unico riferimento politico a Cremona, noi.. non gli altri che si erano e stavano comportando male.. che avevamo tutta la sua fiducia e ci chiedeva di non dimetterci perché non avrebbe più avuto il suo punto di riferimento.. ho pianto.. in quel momento ho pianto.
Sono uscita dalla sala perché non potevo rimanere ad ascoltare le sue parole che sentivo come macigni, perché fino a quel momento pensavo di aver fatto tutto quello che potevo, ho compreso che non era così! Non avevo veramente fatto ciò per cui ero “scesa in politica”: lo stare in mezzo alla gente perché solo così avrei potuto poi riportare nella politica i problemi.
Quando sono rientrata dopo aver ricacciato giù a fatica, le lacrime avevano terminato di parlare. Abbiamo discusso accesamente ancora per un po’ ma ormai le parole che sentivo erano alla fine vuote di significati si rincorrevano i vari io ho fatto, io dico, io ho detto io.. io.. io.. nessuno che abbia nemmeno lontanamente recepito che tutti quegli io, io non erano non sono e non serviranno a fare quel che avremmo dovuto.. lavorare in un partito nonostante il partito nonostante i suoi dirigenti.
Ho avuto anche dimostrazioni di riconoscimento per il lavoro che ho svolto da parte di persone che conosco solo come indirizzo mail o numero di cellulare al quale inviavo gli avvisi via sms e che mi hanno detto, deve rimanere, non se ne vada.
Ho cercato di spiegare agli altri “colleghi di partito” che questa mattina mi hanno chiamata per sapere se stavo meglio quale fosse il motivo del mio star male ma solo due hanno capito veramente cosa intendo.. e sì che è tanto semplice.. non è la delusione.. quella come è arrivata prima o poi se ne andrà.. sono così perché quell’Uomo, quel Signore, con poche semplici parole dette terra terra senza tanti voli ed infioramenti con tutta la forza disarmante di chi crede veramente in una cosa è andato dritto al cuore e allo stomaco.. ma loro hanno sentito solo le parole evidentemente secondo il loro metro di valutazione si sentono a posto.. io no.. io oggi ho la piena dolorosa consapevolezza che avrei potuto e dovuto fare di più.. avrei dovuto alzare la voce più volte come faccio nella vita poi, magari, si arrivava comunque a questo punto ma con la consapevolezza di aver fatto il proprio dovere fino in fondo e che oltre non si poteva andare.. oggi non lo posso più fare.. mi sono chiusa fuori.. con motivazioni validissime e sacrosante ma FUORI! Al momento sono ancora iscritta al partito ma non so per quanto perché la mia iscrizione potrebbe essere revocata per “incompatibilità”!
Passerà.. ma al momento sto veramente male!


Rimango un'iscritta, una elettrice di Italia dei Valori nonostante tutto perché ancora penso che sia l'unico partito che alza la voce cercando di fare qualcosa in un mondo dove tutto ormai è appiattito dove si fa fatica a distinguere la maggioranza dall'opposizione. Alcune scelte di candidati alle regionali non le digerisco proprio e penso si sia fatto un grande errore.. Non mi bastano ad esempio le assicurazioni di dimissioni in caso di condanna fatte da De Luca.. La nostra ferma posizione sul no ai condannati ed inquisiti non può fare dei distinguo.. un condannato o inquisito non lo è di più o di meno a seconda della bandiera politica che rappresenta.. lo è e basta.. Il palo non è meno colpevole del ladro che si trova dentro la gioielleria.
Ci sono poi le candidature "calate" un po' dall'alto, sono assolutamente convinta che un operaio sia in grado di portare avanti una candidatura al pari di un laureato.. non è il titolo di studio che assegna i Valori è ciò che uno pensa e fa.. è ciò che pratica tutti i giorni è l'onestà mentale che fa la differenza!
Altro discorso è rimanere.. perché i fatti che mi hanno portata alle dimissioni rimangono e sono probabilmente insormontabili a meno di un totale cambiamento di mentalità dei superiori e di un'altra persona.. ma dubito che accada.. ne dubito seriamente, temo anzi che i margini di riaprire una collaborazione su altre basi non si verificherà perché proseguirà la linea mantenuta sin qui.. non so quale peso avranno gli iscritti che non la condividono e che ci hanno chiesto di non mollare, di non dimetterci.. ne saprò di più dopo le elezioni ma la vedo dura.