lunedì 7 giugno 2010

Così non mi piace!

NO non è così che vorrei finisse. Ho sempre pensato che è molto più difficile difendersi quando si è innocenti che quando si è colpevoli.. e continuo a pensarlo. Chi non fa nulla di male non pensa a tenere segnato tutto ciò che fa.. chi ha la coscienza sporca si assicura di pararsi il c** ogni volta che fa qualcosa! Ma c’è anche chi, sapendo che tutto ciò che fa potrebbe essergli usato contro pur agendo correttamente, tiene da parte qualsiasi cosa pensi possa servire a difendersi.. questo, a mio parere, non è paraculismo è solo conoscere chi ha davanti preparandosi a difendersi.. a prescindere.

Questo ragionamento mi porta spesso a discussioni infinite con persone che vedono questo mio modo di pensare come mania di persecuzione e forse lo è; veramente non ci avevo mai pensato fino a quando, una trentina di anni fa a Conselice, qualcuno mi accusò di aver distrutto con la mia moto, un auto parcheggiata; cercai in tutti i modi di spiegare che era impossibile procurare quel danno senza procurarne a me o alla moto, quella persona insisteva anche davanti all’evidenza della moto nuova ed intatta, mi disse di avere un testimone.. meno male.. avremmo chiarito tutto! Ma cosa fare quando il testimone davanti a te afferma.. <sì era seduta qui al bar con un’altra ragazza.. non ricordo chi delle due è andata via per prima.. avevano il casco.. ma è stata lei!..> puntando il dito verso di te. In quel momento mi crollò il mondo addosso mi sembrò di non aver più l’aria da respirare, fortunatamente la mia amica fu più lucida di me dicendo di chiamare i carabinieri, l’accusatore si rifiutò di rimanere e se ne andò maledicendomi; la cosa ebbe degli strascichi in seguito ma non è importante parlarne qui ora.. certo è che quella sensazione orribile non vorrei mai più riprovarla!

Torno al motivo di questa nota sapendo di non dire nulla di nuovo o sconosciuto a tanti.
Iniziai “a tener d’occhio” Italia dei Valori fin dall’inizio perché volevo capire.. perché ero tra quelli che pensavano che Di Pietro avesse sbagliato ad entrare in politica, guardavo criticamente ciò che faceva ma non ci vedevo nulla di male nel fatto che tutto fosse accentrato su di sé, che tutto dovesse essere vagliato da lui.. insomma che lui fosse “il capo”. Pensavo che stesse creando un partito “particolare”, un partito che doveva essere diverso dagli altri partiti, fatto di persone affidabili e pulite e quindi non mi meravigliai del fatto che fossero pochi molto pochi a gestire il tutto ed era scontato che questi pochi fossero di sua stretta fiducia che rispondessero direttamente a lui. Iniziai a votare IDV per poi arrivare ad entrare attivamente con questa visione e convinzione delle cose.

Stando all’interno ho conosciuto modi di fare diversi da quelli che può vedere un semplice iscritto o un elettore ma a dir la verità non ho cambiato parere su quella gestione “ristretta” del partito, ho continuato a pensare che era da proteggere dall’assalto di chi poteva solo puntare a salire su un carro che stava crescendo, una gestione che a pensarci è condivisibilissima.. chi di noi darebbe le chiavi di casa a chiunque?
Vedo che quegli assalti non sono respinti.. anzi si spalancano le porte a quelli che, secondo me, non dovrebbero nemmeno avvicinarsi alla porta del partito nel timore di essere allontanati in malo modo, vedo che chi sbaglia sapendo di sbagliare non paga e anzi spesso viene premiato, vedo che il territorio è tenuto in gran conto solo quando ci sono firme da raccogliere, quando ci sono campagne elettorali che spesso chiedono il sostegno a persone che nulla hanno a che fare con il territorio interessato, vedo che vengono raccontate cose che non rispondono a verità ma che servono solo a trascinare il tempo a favore di chi le racconta e che alla fine di quel tempo c’è la “vittoria”di chi non si è comportato bene! Vedo che per far politica sul territorio (conosco solo quello provinciale) ogni militante ogni dirigente che non abbia un suo utile reddito personale ben poco può fare, vedo che si deve cercare un bar.. una casa.. un ritrovo qualsiasi per le riunioni di partito chiedendo favori a destra e manca ai conoscenti perché ciò che economicamente arriva sono briciole che non coprono nemmeno le spese di stampa di moduli o volantini per far conoscere le attività di partito! Le bollette dei telefoni di casa e dei cellulari lievitano come torte nel forno, ai distributori di benzina vicino casa ormai ti conoscono bene ed i tagliandi all’ auto di ognuno diventano più frequenti per i kilometri fatti.
Vedo che tutto ciò non è tenuto in alcun conto ma è “dovuto” ed in silenzio.. senza rimostranze.. senza dire come la si pensa.. che non ci si fa a sostenere un simile andamento.. che non è giusto aprire le porte in pompa magna a chi nulla ha dato in termini di impegno personale al partito ma che è lì solo perché conosce tizio o caio o ne è parente oppure perché in un partito “piccolo ed in crescita esponenziale” è più facile imbucarsi e trovare una poltrona per 5 anni.. meglio ancora se è una buona!

È per tutto questo che sono arrabbiata, non tanto per la gestione economica ristretta che ritengo potrebbe anche funzionare bene, avendo figure certe e ben definite di responsabilità nel bene e nel male a fare da filtro e parafulmine verso quei figuri dannosi per un partito che si vuol chiamare ITALIA DEI VALORI e, allo stesso tempo, farne un GRANDE PARTITO collaborando anche economicamente con il territorio ed i suoi Uomini e Donne.. anziché strangolarli, delegittimarli e demotivarli. Servendo invece, di fatto, da carta moschicida per chi dovrebbe allontanare e da repellente per chi da dentro lavora con lealtà e rispetto delle regole.

Le ultime notizie, i titoloni dei giornali di questi giorni non mi portano né ad esserne contenta né a gioirne mi fanno solo star peggio perché non si può portare una cosa valida, sulla carta ben riuscita, un partito.. sull’orlo del baratro solo per non voler ascoltare la base, dirigenziale, iscritta ed elettorale senza la quale, sarebbe bene lo ricordassero, la piramide crolla!
Tutti i partiti sono così.. ma sulla nostra bandiera c’è scritto ITALIA DEI VALORI e chi onestamente si avvicina e convintamente vota.. ci crede.. altrimenti voterebbe altro.. o entrerebbe a far parte di quel quasi 36% che è il partito dell’astensione o se ne starebbe a casa a fare le sue cose o a far passeggiate risparmiando anche un bel po' di soldini per la sua vecchiaia.. anche se visto come vanno le cose serviranno sicuramente anche prima che questa arrivi!

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ernesta