Mi spiace però che spesso, troppo spesso, le più accanite (in senso negativo) contro la donna siano proprio le donne stesse! Quante ne ho sentite che leggendo di donne picchiate, violentate, segregate, dicevano.. chissà cosa avranno fatto.. andando in giro vestite così se le vanno a cercare.. e via dicendo.. oppure di quelle che ad un certo punto con grandi sacrifici e nessun appoggio arrivano a chiedere la separazione.. sicuramente hanno qualcun altro, oppure.. cosa pretende, non le mancava niente e via di questo passo! Vi è mai capitato di sentire che una donna che chiede la separazione viene emarginata dalle amicizie che aveva la coppia? e vi è mai capitato che la stessa cosa sia successa ad un uomo che se ne va? o generalmente lui trova amici ed amiche che lo invitano a pranzo e a cena perché poverino.. ha dovuto andarsene? Quanto mi manda in bestia sentire certe fesserie! Non dico che tutti i casi siano uguali o che sempre abbiano torto ma spesso il commento è fatto veramente a sproposito e solo per parlare.
Una donna così come un uomo ha tutto il diritto di dire NO, di opporsi a cose che non condivide, di vestirsi come meglio crede nel rispetto degli altri certo e soprattutto di se stessa.. non in quanto donna.. ma in quanto PERSONA!
Certo, e qui qualcuna mi darà sicuramente addosso, qualche colpa la abbiamo.. senza andare alla storia dei tempi.. torniamo agli anni 60/70, abbiamo lottato chi più chi meno per "emanciparci" da una famiglia da una società che ci vedeva e ci cresceva fin da piccolissime al solo fine di farci diventare gestore della casa (l'angelo del focolare) capaci di fare il lavoro di almeno dieci persone, fattrice di figli, voluti desiderati o subiti non era importante.. si doveva "accontentare" il marito! E dopo tutte queste lotte cosa abbiamo fatto? Cosa abbiamo trasmesso alle nostre figlie ai nostri figli di tutto ciò.. abbiamo insegnato alle bambine che erano libere di fare quel che facevano i maschi, che non erano più obbligate ad imparare a diventare delle casalinghe, che dovevano essere libere di andare a lavorare fuori casa.. e ai bambini? cosa abbiamo insegnato ai maschietti? gli abbiamo forse insegnato che dovevano rispettare le bambine le ragazze le donne in quanto uguali a loro nei diritti e nei doveri?.. io dico di no! Anzi abbiamo continuato a trattarli da "maschietti": un maschietto non deve piangere, ma lui è un maschio, cosa devo fare se lascia in disordine.. lui è un maschio...
Il mio è certo un discorso in generale, sulla totalità della società, lo so che ci sono centinaia di migliaia di mamme "sessantottine" che hanno cresciuto i loro figli, maschi e femmine, educandoli nella direzione del rispetto e collaborazione reciproca con gli stessi diritti doverei. Ma la stragrande maggioranza, travolta dal boom economico, dalla possibilità di avere con una certa "facilità" ciò che prima non avevamo si è lasciata andare perdendo ciò che con sacrificio si era guadagnata.
Fate mente locale alla vita di tutti i giorni.. cosa è cambiato tra uomo e donna? tra quell'uomo e quella donna che abbiamo cresciuto dopo gli anni sessanta che vivano insieme ed abbiano figli..
La donna continua a fare ciò che ha fatto da migliaia di anni.. sempre le stesse cose.. lava stira tiene in ordine la casa cucina alleva i figli li segue nella crescita li cura quando stanno male.. lavora otto ore fuori casa e.. si deve ancora oggi inventare i mal di testa; e l'uomo? dalla mamma che lo accudiva passa alla moglie; si alza va al lavoro torna per pranzo o cena si lava mangia televisione amici partita giretto.. trova chi non ha mal di testa, le ciabatte, i capelli in disordine.. ecc ecc.
Ho esagerato esacerbato le situazioni è vero! ma mica sono andata fuori dal seminato! Un po' più in piccolo o un po' più in grande non è forse quello che viviamo oggi? Allora di chi è la colpa?.. Non è forse un po' anche nostra?
E ora impiccatemi pure ma non cambio opinione, riconoscendo onore e merito a tutte quelle DONNE che hanno ed hanno avuto il coraggio e la forza di ribellarsi a tutto ciò e che hanno cresciuto e crescono i loro figli all'insegna della parità cosicché possano insegnarlo ai loro figli e diventare col tempo la normalità tra due persone con pari diritti doveri e dignità!
La strada è ancora molto lunga ma possiamo farcela.. come nonne forse non arriveremo a vedere ma avremo messo il seme, come mamme faremo crescere ed accudiremo le giovani piantine che diventeranno grandi alberi che daranno vita ad altre piantine i cui frutti avranno finalmente pari dignità.
Lavorando insieme ce la possiamo fare la forza interiore e la caparbietà le abbiamo da vendere.
ernesta
ernesta
cara marbe sicuramente molte ragazze e giovani e meno giovani donne non sanno cosa sia stato il nostro femminismo perchè subiscono passivamente i loro uomini, mariti o innamorati, e le loro violenze e brutalità ed il non rispetto come persone e come compagne
RispondiEliminaInconcepibile per me !
Le tue riflessioni me le sono poste anch'io e più volte e non ho mai trovato una soluzione certa e definitiva; spesso sicuramente è anche un po' colpa nostra se succedono certe cose perchè alcune di noi permettono, consapevoli o no, che le si tratti e le si consideri da essere inferiori, da trattare come serve o schiave, sfruttando le loro insicurezze ed il loro sentirsi vittime
un caro saluto e buon 25 aprile erica