mercoledì 5 maggio 2010

REFERENDUM: RACCOLTA FIRME

Innanzitutto andiamo a firmare, è importante far sentire che esistiamo ancora e soprattutto che la pensiamo diversamente da questo governo che assolutamente non rappresenta la maggioranza degli italiani!

Una raccolta firme ha regole ben precise da rispettare.. avete presente ciò che è accaduto alle regionali in Lombardia nel Lazio e da qualche altra parte che però non ha fatto notizia se non a livello locale?
Una di queste è che ci sia una persona autorizzata a certificare la nostra firma.
I “tavoli” o banchetti possono essere allestiti nelle strade, nelle piazze, nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, nelle università, ecc.; durante manifestazioni, dibattiti, spettacoli, mostre, ecc. richiedendo i permessi necessari, ma questo compete all'organizzazione.
Chi firma deve invece sapere che ai tavoli è indispensabile la presenza continuativa di un Pubblico Ufficiale e che le firme apposte in sua assenza non sono valide..

AUTENTICA E AUTENTICATORI
(ATTENZIONE! non si possono raccogliere le firme se non alla presenza di un autenticatore!)
Le firme dei referendum, possono essere raccolte solo in presenza di un autenticatore che dovrà autenticare le firme dei sottoscrittori. Gli autenticatori abilitati, in base alla legge 28 aprile 1998, n. 130 e allʹart. 4 della legge 30 aprile 1999, n. 120 sono:

1. Notai
2. Giudici di pace
3. Segretari delle Procure della Repubblica
4. Cancellieri e collaboratori delle cancellerie dei Tribunali o primo dirigente o dirigente superiore della cancelleria dell’ufficio giudiziario ‐ ossia Corte d’Appello, Tribunale o Pretura.
5. Presidenti delle Province
6. Sindaci
7. Assessori comunali e provinciali
8. Presidenti di Consigli Comunali e Provinciali
9. Presidenti e Vice Presidenti dei Consigli Circoscrizionali
10. Segretari comunali e provinciali
11. Funzionari incaricati dal Sindaco e dal Presidente della Provincia
12. Consiglieri Comunali e Provinciali che comunichino la propria disponibilità rispettivamente al Sindaco o al Presidente della Provincia. Gli Autenticatori hanno una limitata competenza territoriale, tranne i notai che sono abilitati per tutto il territorio nazionale. ESEMPIO: il sindaco o un consigliere comunale di Milano può autenticare nel territorio del comune le firme di tutti gli elettori italiani, ma non può andare ad autenticare in un altro comune. Lo stesso vale per i consiglieri provinciali che nel territorio della loro provincia possono autenticare le firme di tutti. Tutti gli autenticatori che dipendono dal Ministero della Giustizia (cancellieri, giudici di pace, ecc.), invece, possono autenticare solo le firme dei residenti nel loro territorio di competenza.

Purtroppo, è prassi abbastanza consolidata che l'autenticatore non ci sia proprio per nulla ma che vi venga detto che sta per arrivare.. o è andato a bere un caffè.. o a mangiare un panino.. e via dicendo, ricordiamo che:
  1. È un nostro diritto sapere se quando stiamo firmando è presente la persona che autentica la firma
  2. è un nostro diritto rimandare la firma e, dopo essersi accertati che veramente non sia presente sul posto 
  3. è un nostro dovere segnalarne l'assenza alle autorità!
...e già che ci siamo leggiamo bene ciò che stiamo firmando.. non si sa mai!
Sulla prima pagina dove c'è stampato il motivo per cui si sta effettuando la raccolta firme ed il relativo quesito referendario, deve esserci anche il timbro dell'Ufficio Pubblico che ha vidimato le schede (solitamente è in un riquadro in alto a destra) con la relativa data che deve essere quella del 30 aprile 2010 o successiva (anche non coincidente con il giorno in cui firmate), in mancanza di timbro o data non conforme le firme non possono essere raccolte.. nemmeno in presenza dell'autenticatore.
Questo è quanto richiede la legge a tutela della raccolta firme e vostra.. certo che se voi volete firmare ugualmente.. sappiate che qualcuno dopo di voi potrebbe denunciare l'irregolarità e di conseguenza rendere nulla anche la vostra firma!

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ernesta